Pensionati, arrivano soldi extra: a chi spettano e come ottenerli
Scopri perché dicembre 2025 sarà il mese più vantaggioso per i pensionati italiani: tredicesima, bonus, quattordicesima e vantaggi fiscali.
Fonte immagine: Finanza.com
Non è certo un segreto che il mese di dicembre 2025 sia uno dei periodi più attesi dai pensionati italiani, da sempre in cerca di risorse aggiuntive e sostegni economici mirati. In questo periodo, infatti, le pensioni si arricchiscono di una serie di integrazioni che fanno gola a chiunque conti scrupolosamente i propri assegni mensili.
Il concetto di tredicesima mensilità suscita un interesse speciale: è un’occasione preziosa per mettere da parte qualche soldo in più o concedersi piccoli lussi spesso rimandati. Ancora più rilevante risulta il bonus tredicesima, riservato a chi percepisce la cosiddetta pensione minima, un vero e proprio salvagente che sostiene chi deve far quadrare i conti ogni mese.
Un mese di opportunità
Dicembre 2025 non porta soltanto la famigerata tredicesima, ma anche la quattordicesima per coloro che, tra agosto e dicembre, raggiungono i requisiti anagrafici o acquisiscono lo status di pensionato. È innegabile che questa doppia erogazione abbia un impatto importante sul bilancio familiare, regalando un sorriso a chi vive di rendite fisse.
Non mancano, poi, i vantaggi fiscali che rendono più leggeri gli assegni: basta pensare all’assenza delle addizionali regionali e comunali in questo mese, con un miglioramento netto della disponibilità economica per tante famiglie. Chi risiede in regioni con aliquote particolarmente gravose può sentire letteralmente un peso in meno sulle tasche.
Attenzione alle detrazioni
Persino l’aliquota Irpef assume un ruolo cruciale nella determinazione dell’importo della tredicesima mensilità: occorre tener presente che le detrazioni fiscali, normalmente applicate sui redditi da pensione, possono essere ridotte o del tutto assenti sulla mensilità aggiuntiva. Ciò significa che, di fronte a un importo lordo più alto, il netto potrebbe subire un ridimensionamento apparentemente poco vantaggioso.
È evidente, però, che il quadro complessivo rimane comunque vantaggioso, soprattutto per chi ottiene anche il bonus tredicesima. In un contesto di crescenti spese quotidiane, ricevere una mensilità aggiuntiva parrebbe essere un antidoto temporaneo all’erosione del potere d’acquisto.
Prospettive future
Non bisogna infine dimenticare che, complice il nuovo anno in arrivo, scatterà la tanto attesa rivalutazione delle pensioni. Gli assegni verranno ricalcolati sulla base dell’andamento inflazionistico e, come sempre, i maggiori incrementi andranno a chi percepisce un assegno fino a quattro volte il minimo. A seguire, gli importi più elevati riceveranno adeguamenti più contenuti, ma pur sempre significativi.
Di conseguenza, il 2026 non si limiterà alle sole mensilità aggiuntive di fine anno, bensì rafforzerà in maniera strutturale la condizione economica di chi ha diritto a forme di previdenza. È una prospettiva che conferma come, nell’orizzonte prossimo, la questione pensionistica resti un vero banco di prova per le politiche sociali e il benessere dei cittadini.
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