Finanza Personale Mercati Prada acquisisce Versace: nuova era per il lusso italiano da 1,25 miliardi

Prada acquisisce Versace: nuova era per il lusso italiano da 1,25 miliardi

Prada compra Versace da Capri Holdings per 1,25 miliardi. Nuovi investimenti, leadership e polo del lusso italiano per sfidare LVMH e Kering.

1 Ottobre 2025 10:48

L’acquisizione di Prada nei confronti di Versace sta catturando l’attenzione degli analisti per la sua portata strategica e per il rilievo che riveste all’interno del lusso italiano. L’operazione, valutata 1,25 miliardi di euro, ha ottenuto un finanziamento da 1,5 miliardi e segna un cambio di paradigma rispetto alla precedente gestione di Capri Holdings.

Nell’ultimo anno, l’iconico marchio milanese ha evidenziato ottime performance, con un incremento del 25% dell’utile netto a oltre 800 milioni di euro e una crescita dei ricavi del 15% a 5,4 miliardi, segno di una visione aziendale tesa a valorizzare l’Made in Italy e a competere a testa alta sul mercato globale. La Commissione Europea, inoltre, ha dato il via libera a un modello di sviluppo lungimirante, che prevede investimenti al fine di rilanciare la casa di moda acquisita su segmenti di mercato in evoluzione, come il fenomeno del “quiet luxury”.

Rivoluzione e nuovi equilibri

Il rafforzamento di Prada nel panorama del lusso intende creare un polo nazionale capace di gareggiare con giganti quali LVMH e Kering, rafforzando le radici culturali e l’appeal internazionale del design italiano.

Grazie a questa manovra, si intravede una svolta: la sinergia tra haute couture e creatività contemporanea cerca infatti di esaltare l’autenticità delle maison storiche, promuovendo collezioni che celebrino sia l’heritage sia l’innovazione. L’idea è di sfruttare quell’identità radicata, per offrire prodotti che rispondano alle esigenze di un pubblico sempre più attento a valori quali sostenibilità, tradizione manifatturiera e sperimentazione stilistica.

Finanziamenti e piani di sviluppo

Per supportare il rilancio, Prada ha acceso un nuovo debito di 1,5 miliardi, articolato in un prestito a termine da 1 miliardo e una bridge facility da 500 milioni, erogati da BNP Paribas e Intesa Sanpaolo, dedicati a investimenti mirati sulla casa di moda rilevata.

La strategia del gruppo italiano si focalizza su un mix tra costante ricerca creativa e consolidamento geografico: potenziare la presenza commerciale in mercati emergenti e consolidare quelli tradizionali, puntando a una maggiore diversificazione di gamma. Significativo, in questa visione, è il ruolo degli altri marchi del portafoglio, come Miu Miu, che contribuiscono a valorizzare l’immagine di un conglomerato variegato e competitivo.

Nuova direzione creativa e prospettive future

Sul fronte creativo, Donatella Versace lascia il ruolo di Chief Creative Officer per diventare Chief Brand Ambassador, sostenendo la visione strategica in una veste più istituzionale. La poltrona della direzione passa a Dario Vitale, designer di talento proveniente da Miu Miu, chiamato a dare linfa nuova al marchio attraverso collezioni capaci di parlare a un pubblico giovane e cosmopolita.

L’orizzonte di lungo termine prevede di rafforzare la presenza internazionale, mantenendo allo stesso tempo alta l’attenzione sui valori del know-how artigianale e su un’innovazione costante dei prodotti. In questa fase decisiva, l’obiettivo è chiaro: capitalizzare la solidità finanziaria, la reputazione mondiale e l’essenza di un lusso italiano che guarda al futuro con creatività, passione e audacia.

Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.