Fisco Tasse e imposte Evasione fiscale in calo grazie a tecnologie e dati digitali

Evasione fiscale in calo grazie a tecnologie e dati digitali

L’Italia riduce l’evasione fiscale di 25 miliardi in 4 anni grazie a fatturazione elettronica, machine learning e controlli digitali avanzati.

Pubblicato 24 Settembre 2025 Aggiornato 25 Settembre 2025 10:08

Nell’arco di pochi anni, l’inversione di rotta nei confronti dell’evasione fiscale ha suscitato un diffuso interesse tra esperti e cittadini. Secondo i dati raccolti dal MEF, tra il 2017 e il 2021, l’ammontare di imposte non versate si è ridotto di circa 25 miliardi di euro.

Parallelamente, il tasso di propensione a evadere è passato dal 21% al 15%, a dimostrazione di un cambiamento nel comportamento dei contribuenti. La costante evoluzione degli strumenti di controllo, unita a politiche di prevenzione mirate, sta tracciando un nuovo percorso nell’ambito della gestione tributaria. Ne ha parlato Giacomo Ricotti, capo del servizio fiscale di Bankitalia, durante l’audizione sull’indagine conoscitiva sulle misure di contrasto all’evasione.

Tecnologie digitali e riduzione dell’economia sommersa

Un aspetto saliente di questa trasformazione riguarda l’impiego della fatturazione elettronica, che permette di monitorare ogni transazione in tempo reale e di individuare aree di criticità, contrastando la economia sommersa con maggiore incisività. A questo si affianca un sistema di trasmissione telematica dei corrispettivi, unico in Europa, che consente un flusso costante di informazioni verso l’amministrazione finanziaria.

Nel complesso, viene offerta maggiore trasparenza a chi opera correttamente sul mercato, mentre si restringono sempre di più gli spazi per le irregolarità. Non va sottovalutato, inoltre, l’effetto deterrente che tali innovazioni producono, contribuendo a far calare il “tax gap” complessivo da 97 a 72 miliardi di euro.

L’evoluzione dell’analisi dei dati fiscali

Oltre agli strumenti di fatturazione, uno dei fattori più rivoluzionari è l’uso del machine learning nell’elaborazione di una mole crescente di informazioni. Questo consente di rilevare schemi di evasione con rapidità e precisione inedite, riducendo ulteriormente gli episodi di frode.

Per agevolare il contribuente e semplificare i processi, il sistema fiscale italiano ha esteso le dichiarazioni fiscali precompilate, comprese quelle relative all’IVA, riducendo drasticamente gli errori e alleggerendo il carico degli adempimenti.

Questa combinazione di efficienza tecnologica e controllo mirato si sta rivelando un vero e proprio punto di riferimento anche a livello europeo, aprendo la strada a un approccio sempre più condiviso per la lotta all’evasione.

Orizzonti futuri e riflessi sul sistema paese

Il recupero di risorse dovuto alla diminuzione del tax gap rappresenta un segnale concreto di rinnovata fiducia nelle istituzioni. Gli esperti sottolineano come la collaborazione tra autorità fiscali, imprese e singoli contribuenti stia delineando un quadro virtuoso, in cui l’innovazione tecnologica diventa un potente alleato della trasparenza. L’implementazione di soluzioni ancora più avanzate, tra cui algoritmi predittivi e analisi sofisticate delle transazioni, potrebbe intensificare ulteriormente questo trend positivo.

In prospettiva, la sinergia tra rigore normativo e tecnologie digitali promette di consolidare i progressi già ottenuti, proiettando il nostro Paese verso un modello di gestione fiscale solido e competitivo. L’auspicio è che simili strategie possano essere replicate in altri contesti internazionali, orientando gli sforzi globali a favore di un sistema economico più equo e responsabile.

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