Finanza Personale Chiamate indesiderate, telemarketing cresce nonostante le regole

Chiamate indesiderate, telemarketing cresce nonostante le regole

Dal 19 agosto 2025 sono scattati i blocchi AGCOM contro lo spoofing: ma il telemarketing molesto cresce nonostante le nuove regole.

17 Settembre 2025 13:00

L’entrata in vigore, il 19 agosto 2025, delle nuove disposizioni contro il telemarketing molesto segna una tappa importante: l’Agcom mira infatti a salvaguardare la serenità di chiunque non voglia più subire una continua invasione telefonica. Lo scopo è ridurre drasticamente le chiamate indesiderate, specialmente quei contatti che arrivano da numeri apparentemente italiani ma in realtà falsificati.

Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica, perché in molte case squillano ancora i telefoni con la stessa insistenza di prima. Basti pensare a come, negli ultimi mesi, le linee domestiche e gli uffici siano stati costantemente presi d’assalto, lasciando i cittadini confusi sull’effettiva efficacia delle misure introdotte.

Chiamate indesiderate: nuove regole e frontiere dell’inganno

La cosiddetta tecnica dello spoofing prevede l’uso di numeri italiani fittizi per aggirare i controlli, soprattutto nelle chiamate provenienti dall’estero. Gli operatori telefonici sono stati incaricati di bloccare questi tentativi di raggiro, almeno per le utenze fisse, mentre dal 19 novembre 2025 la tutela si estenderà anche ai numeri mobili.

Ci si aspettava una drastica diminuzione di telefonate sospette e chiamate indesiderate, ma l’esperienza di molti consumatori racconta tutt’altro: alcune società di telemarketing continuano a giocare d’astuzia, introducendo nuovi stratagemmi per superare le barriere tecnologiche.

In questo scenario, la pazienza degli utenti è messa a dura prova e cresce la pressante richiesta di interventi ancora più incisivi.

Settori a rischio

Tra le aree maggiormente colpite da queste pratiche troviamo gli investimenti finanziari e i contratti energetici, dove alcuni call center di telemarketing senza scrupoli puntano su strategie spregiudicate per aumentare i propri profitti.

Promesse di guadagni rapidi o riduzioni mirabolanti sulle bollette possono sembrare allettanti a un primo sguardo, ma il rischio di cadere in un tranello è sempre dietro l’angolo. Per molti operatori del settore, infatti, non importa tanto la trasparenza quanto la quantità di affari conclusi a qualsiasi costo.

Il tempo che si trascorre al telefono a causa delle chiamate indesiderate spesso diventa un vero calvario, complicando la vita quotidiana di chi vorrebbe solo un po’ di tranquillità.

Sanzioni e prospettive future

La prospettiva di pesanti sanzioni ha il potenziale di far vacillare anche i più ostinati, con multe che possono raggiungere il milione di euro in caso di inadempienza. Eppure, la battaglia per arginare definitivamente questi abusi di telemarketing è tutt’altro che vinta.

Molte associazioni di consumatori chiedono all’AGCOM e agli enti preposti un’azione costante e ulteriormente rafforzata, mentre i call center continuano a cercare nuovi espedienti per rimanere operativi perseguitando gli utenti con chiamate indesiderate.

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