TikTok USA: il controllo passa a un consorzio con Oracle
Accordo tra Stati Uniti e Cina su TikTok: nuova entità, investitori americani all'80%, gestione dati Oracle e algoritmo sotto licenza ByteDance.
Fonte immagine: unsplash
L’avvicinarsi di una svolta cruciale sul futuro di TikTok nel mercato USA ha attirato l’attenzione di analisti e osservatori. Le tensioni tra Washington e Pechino si sono concentrate sulla struttura societaria della popolare piattaforma e sulle modalità di controllo dei suoi sistemi.
Al centro di tutto troviamo gli investitori stranieri, le autorizzazioni governative e la necessità di mantenere un solido equilibrio tra trasparenza e riservatezza.
TikTok negli USA: nuovo assetto societario e influenza degli investitori
Le trattative mirano a garantire TikTok con un assetto che soddisfi i requisiti di sicurezza imposti dagli USA. Tra i possibili protagonisti spiccano nomi di rilievo, pronti a investire e consolidare la loro posizione in una piattaforma che macina numeri da record.
Secondo l’accordo preliminare, un gruppo a maggioranza americana dovrebbe detenere l’80% della nuova entità, mentre una quota residua resterebbe in mano alla Cina. In questo scenario, Oracle, Silver Lake e Andreessen Horowitz figurano come i principali candidati a formare una solida cordata di finanziatori.
Non a caso, l’attenzione degli analisti si concentra sul probabile ingresso di un rappresentante governativo nel consiglio di amministrazione, così da garantire una supervisione diretta. È un cambio di passo che si preannuncia delicato per le logiche del mercato globale.
L’importanza strategica della tecnologia
Al centro delle contrattazioni spicca l’elemento più prezioso: l’adozione di un algoritmo di raccomandazione ricostruito e regolamentato in modo da proteggere i dati degli utenti. Gli esperti sottolineano l’importanza di salvaguardare anche il know-how di ByteDance e di tutelare la proprietà intellettuale, vero motore dei social network di ultima generazione.
Sotto questa luce, la licenza tecnologica e il trasferimento di competenze dovranno incastrarsi con le norme che regolano l’esportazione di software avanzato. Questo aspetto rappresenta uno dei punti più delicati di tutta la trattativa, soprattutto alla luce dei recenti provvedimenti adottati da entrambe le sponde del Pacifico per mantenere il controllo sulle tecnologie chiave.
Tempistiche e nodi politici da sciogliere
Il termine, originariamente fissato per obbligare la vendita di TikTok o l’interruzione delle attività nel mercato a stelle e strisce, è stato esteso e si allinea a un’agenda ricca di incognite politiche ed economiche.
Il Congresso, noto per la sua cautela verso partnership che coinvolgano operatori cinesi, si esprimerà a breve sui dettagli specifici dell’accordo. Nel frattempo, la discussione tra Washington e Pechino si focalizza su quali autorizzazioni preventive siano necessarie per finalizzare il trasferimento di tecnologia e sulle modalità di tutela degli interessi nazionali.
Investitori e analisti attendono con il fiato sospeso la conferma definitiva, consapevoli che ogni tassello, dalle garanzie di sicurezza alla definizione della governance, potrebbe rivelarsi determinante per il futuro di TikTok negli USA.
Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto: