Hawaii, tassa sul turismo più alta e anche per le crociere
Il governatore delle Hawaii firma la legge Act 96: tassa sul turismo all'11% dal 2026, fondi destinati a progetti di resilienza climatica e tutela ambientale.
Fonte immagine: Finanza.com
Le incantevoli isole delle Hawaii non sono solo un paradiso naturale, ma anche un luogo in costante evoluzione, pronto ad affrontare le sfide poste dalla crescente pressione turistica e dai cambiamenti climatici.
Negli ultimi anni, i legislatori statali hanno lavorato sodo per bilanciare la protezione delle risorse locali con le esigenze del turismo, cercando di mantenere intatta l’atmosfera unica dell’arcipelago. È in questo contesto che si inserisce l’aumento della Transient Accommodations Tax, un passo audace e discusso, concepito per assicurare fondi da destinare a interventi concreti a favore della comunità e dell’ecosistema.
L’innalzamento della tassa per promuovere la crescita sostenibile
In virtù delle modifiche legislative, l’aliquota della Transient Accommodations Tax è salita, con l’obiettivo di sostenere la tutela ambientale e incentivare soluzioni di resilienza climatica. Questo rincaro si applica a hotel, affitti brevi e, per la prima volta, alle crociere che transitano nei porti locali.
Parte integrante della riforma è la creazione di un fondo speciale, il Climate Health and Environmental Action Special Fund, pensato per convogliare le nuove entrate verso programmi mirati. Sulla carta, l’aumento dell’imposta dovrebbe raccogliere risorse indispensabili per rimettere in sesto spiagge erose, salvaguardare le barriere coralline e contrastare gli incendi che periodicamente mettono a rischio la biodiversità e l’incolumità degli abitanti.
Supervisione, priorità e monitoraggio dei progetti
I piani per gestire i fondi raccolti includono il coinvolgimento del Green Fee Advisory Council, un organo con il compito di stabilire criteri chiari per la distribuzione dei capitali, valutare le proposte e monitorare l’impatto effettivo sui territori.
Questo consiglio rappresenta un’importante garanzia di trasparenza e di attenzione alle reali esigenze del territorio isolano. La collaborazione tra istituzioni, comunità locali e operatori del settore garantisce una panoramica completa, consentendo di intervenire su progetti che possano realmente favorire la rinascita di aree compromesse e la preservazione delle tradizioni culturali locali, sottolineando il valore della sostenibilità come potente motore di sviluppo.
Equilibrio tra competitività turistica e benessere dell’arcipelago
Anche se alcuni albergatori e gestori di strutture ricettive temono un calo di visitatori per via dei costi più elevati, molti esperti vedono in questa iniziativa un segnale di responsabilità e un’opportunità per trasformare l’industria turistica in chiave green.
Con misure pensate per tutelare le ricchezze naturali, l’aumento della Transient Accommodations Tax mira a salvaguardare le opportunità economiche a lungo termine, consentendo alle Hawaii di rimanere una meta ambita e, al contempo, un luogo dove la cura dell’ambiente diventa centrale. In fin dei conti, puntare sulla sensibilizzazione dei visitatori e sulla difesa delle risorse naturali può rivelarsi la strategia giusta: creare un futuro in cui l’equilibrio tra benessere collettivo e attrattività del mercato sia più saldo che mai.
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