Finanza Personale Produzione ortofrutta UE: Italia leader nella coltivazione

Produzione ortofrutta UE: Italia leader nella coltivazione

La produzione di ortofrutta UE cresce: Italia e Spagna sono le protagoniste con lo Stivale che si mantiene leader nella coltivazione.

28 Agosto 2025 16:00

Nel fitto panorama agroalimentare europeo, l’importanza di Italia e Spagna risulta sempre più evidente. Questi due giganti mediterranei trainano la crescita della produzione di ortofrutta in tutta l’Unione Europea, confermando un solido primato che coinvolge numeri in costante espansione.

Nel 2024, infatti, l’Europa registra 62,2 milioni di tonnellate di prodotti orticoli, un dato che rappresenta un sorprendente +6% rispetto all’anno precedente. Con ben 14,8 milioni di tonnellate, la Spagna si colloca in vetta alle classifiche, subito seguita dall’Italia (13,9 milioni) e dalla Francia.

Per comprendere la portata di questo fenomeno, basta osservare che i primi tre produttori superano da soli la metà dell’intero bacino continentale. I Paesi Bassi e la Polonia completano il quintetto di testa, mentre Lussemburgo, Estonia e Malta si attestano sui livelli più ridotti, sottolineando una forte concentrazione geografica dei volumi complessivi.

Produzione ortofrutta: fattori chiave della leadership orticola

Tra la singola produzione di ortofrutta, si osservano trend di crescita particolarmente degni di nota: i pomodori aumentano del 5% e raggiungono 16,8 milioni di tonnellate, con l’Italia che fornisce un sostanzioso 36% del totale.

Le carote avanzano del 6%, sfiorando i 4,7 milioni di tonnellate e regalando alla Germania il ruolo di leader in questo segmento. Le cipolle, invece, segnano l’incremento più pronunciato, +11%, toccando i 7 milioni di tonnellate grazie soprattutto all’apporto olandese.

Questa crescita così marcata nasce da una combinazione di fattori: innovazione tecnologica, collaborazioni sempre più strette tra gli operatori della filiera e un’attenzione crescente alla qualità dei prodotti, elementi che rafforzano la credibilità delle maggiori aree produttive e generano continue opportunità per i consumatori.

La sfida del settore frutticolo

In parallelo, il settore frutticolo mostra una leggera flessione, con una produzione scesa a 24,3 milioni di tonnellate (-2%). Tuttavia, l’Italia si conferma in testa con 5,4 milioni di tonnellate, seguita dalla Spagna e dalla Polonia.

Le mele restano la coltura più diffusa, con la Polonia che copre quasi un terzo dell’intera filiera europea. L’Italia domina anche la coltivazione di pere, contribuendo per il 24% del totale UE, mentre insieme a Spagna e Grecia presidia il mercato delle pesche. Questi dati evidenziano la complessità di un comparto che subisce le pressioni del cambiamento climatico, delle politiche agroambientali comunitarie e di un consumo sempre più diversificato.

Per gli investitori interessati alla produzione di ortofrutta, le potenzialità di crescita risultano innegabilmente attraenti, grazie all’elevata domanda interna e alle continue richieste di esportazione.

Gli addetti ai lavori tengono in considerazione non solo le fluttuazioni stagionali, ma anche le misure di sostenibilità messe in atto dalle istituzioni europee. La competitività di Italia e Spagna, infatti, si fonda su una sintesi virtuosa di professionalità, ricerca e innovazione, cui si aggiunge la capacità di intercettare i nuovi trend di consumo.

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