Lavoro Lavoro nei giorni di festa: cosa prevede la retribuzione nei principali settori

Lavoro nei giorni di festa: cosa prevede la retribuzione nei principali settori

Lavoro nei giorni di festa: scopri le regole sulla retribuzione, le maggiorazioni e i diritti dei lavoratori in tutti i settori.

20 Agosto 2025 15:30

I giorni di festa in Italia sono da sempre associati a tradizione, celebrazioni e un meritato stacco dalla routine. Tuttavia, per molti lavoratori, queste giornate di festa coincidono con un turno di servizio e richiede quindi una particolare attenzione ai diritti contrattuali. Chi presta il suo lavoro nei giorni di festa, può infatti beneficiare di una serie di vantaggi legati alla retribuzione e alle condizioni di riposo.

Saper leggere con cura i termini previsti dal proprio contratto collettivo è la chiave per non perdersi alcuna opportunità e, allo stesso tempo, garantire il corretto rispetto della normativa. In un momento storico in cui l’equilibrio tra lavoro e vita privata è sempre più rilevante, conoscere i propri diritti diventa un aspetto centrale, ancor più in occasioni festive così simboliche.

Le maggiorazioni per il lavoro nei giorni di festa

Il lavoro nei giorni di festa richiede un’attenzione particolare a trattamenti economici e organizzativi. Nel commercio, ad esempio, è previsto un compenso supplementare che può superare il 30% sul salario di base, con la possibilità di godere di un successivo giorno di riposo.

Al contrario, nel settore del turismo e della ristorazione, l’incremento può toccare addirittura il 100% dell’ordinario, premiando in modo significativo chi opera in un comparto fondamentale per l’economia estiva. Anche se la maggiorazione varia in base al tipo di attività, l’obiettivo rimane quello di garantire un riconoscimento adeguato, tale da compensare la flessibilità richiesta durante un momento così atteso e celebrato.

Focus sui diversi settori

Non soltanto commercio e turismo e ristorazione: nei comparti metalmeccanici si oscilla intorno al 50% di incentivo extra, con formule che alternano bonus in busta paga e recuperi in giorni di riposo.

Analoga considerazione viene riservata alla sanità, dove medici, infermieri e operatori tecnici possono accedere a benefit che variano in modo specifico, di solito dal 30% al 50%. In ogni caso, la retribuzione del lavoro nei giorni di festa è sempre legata alle disposizioni del contratto di riferimento, integrate da eventuali accordi aziendali che possono offrire ulteriori vantaggi. Da notare che anche chi non lavora, grazie alle normative nazionali, conserva il diritto a ricevere la stessa quota retributiva della giornata festiva.

Riposi aggiuntivi e aspetti contrattuali

Un aspetto spesso sottovalutato è la gestione dei riposi aggiuntivi. Se la festività coincide con la giornata di riposo settimanale, non viene meno il diritto a un compenso, con possibilmente ulteriori permessi da sfruttare in un secondo momento.

È qui che il contratto collettivo e gli eventuali accordi integrativi stabiliscono regole chiare su modalità e tempi di fruizione, per evitare controversie o fraintendimenti. In definitiva, chi va al lavoro nei giorni di festa può contare su condizioni particolari volte a garantire un equilibrio ragionevole tra le esigenze delle aziende e i diritti dei singoli. Il quadro normativo in materia è pensato per valorizzare chi contribuisce a mantenere attive le principali filiere economiche anche durante uno dei momenti più rappresentativi dell’estate italiana.

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