Truffe sui prestiti, boom di vittime in Italia
Le truffe sui prestiti personali hanno coinvolto 894.000 italiani: danni medi di 740 euro, con call center e email tra i canali più usati.
Fonte immagine: unsplash
Le statistiche non lasciano spazio a dubbi: quasi 900mila italiani sono finiti nella rete delle truffe sui prestiti personali nel 2024, perdendo complessivamente oltre 630 milioni di euro e riportando un danno medio di 740 euro a testa.
Il dato più sconfortante è la mancata reazione di molti, con un 56,4% delle vittime che preferisce non denunciare, spesso per vergogna o per paura di essere giudicato. A volte, capita di sentirsi ingenuamente al sicuro davanti a un’offerta fin troppo allettante, salvo scoprire, troppo tardi, di essersi affidati a interlocutori che di professionale avevano ben poco.
Le truffe sui prestiti si muovono su diversi fronti: dal classico call center fasullo (49% dei casi) alle frodi online perpetrate tramite email ingannevoli (36%) e siti web contraffatti (28%). Ma non è tutto: c’è un buon 13% di episodi che si svolge via SMS o WhatsApp, e un 10% sfrutta l’ancor più diretto contatto porta a porta.
Sembrerebbe una sequenza infinita di ostacoli che minano la fiducia dei consumatori, eppure bisogna ricordare che, con la giusta dose di attenzione, esistono contromisure efficaci per difendersi da ogni tentativo di truffa.
Truffe sui prestiti: il peso psicologico e la mancata denuncia
L’aspetto più doloroso di questi episodi riguarda il senso di smarrimento che colpisce chi è caduto vittima di truffe o di un tentativo di frode mentre erano alla ricerca di prestiti personali. Più di un terzo delle vittime (35,3%) si sente ingenuo e c’è un 29,4% che non confida la vicenda nemmeno agli affetti più cari.
È qui che il fenomeno acquista dimensioni sommerse, perché ogni mancata denuncia impedisce alle autorità di individuare i responsabili e identificare la portata reale del problema. Questa spirale di silenzio, mista a sfiducia, alimenta un circolo vizioso da cui è complicato uscire senza un’adeguata informazione.
Proteggersi con consapevolezza
Per scongiurare il rischio di ritrovarsi a versare somme di denaro a soggetti poco affidabili o cadere vittima di truffe quando si è alla ricerca di prestiti è fondamentale assicurarsi che l’istituto finanziario sia regolarmente iscritto presso la Banca d’Italia e l’OAM.
Bisogna diffidare di richieste di pagamento anticipate. Controllare con cura i documenti forniti è un passaggio imprescindibile, e prima di firmare qualsiasi contratto diventa cruciale consultare il Modulo Secci. La prudenza non è mai troppa: a volte basta un clic fuori posto o una firma apposta con leggerezza per trovarsi intrappolati in un contratto ingannevole.
Al contrario, una scelta informata e una verifica delle credenziali possono rappresentare la migliore forma di difesa contro queste insidie sempre più sofisticate.
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