Fisco Tasse e imposte Bonus Verde, ultimo anno per la detrazione per giardini

Bonus Verde, ultimo anno per la detrazione per giardini

Scopri come ottenere il Bonus Verde 2024: detrazione fiscale del 36% per lavori su giardini, aree verdi e impianti di irrigazione. Tutto su requisiti e scadenze.

10 Agosto 2025 13:00

Ci stiamo avvicinando all’ultimo atto per accedere alla detrazione fiscale dedicata al miglioramento degli spazi verdi: per i lavori entro il 31 dicembre 2024, infatti, si potrà ancora beneficiare del bonus verde, una misura che dal 2018 ha permesso a tanti contribuenti di ridare linfa a cortili e terrazzi, recuperando il 36% delle spese sostenute.

Immaginate di realizzare nuovi angoli fioriti o di installare un sistema di irrigazione automatizzata: l’incentivo offre la possibilità di trasformare il proprio spazio esterno contenendo i costi, purché si rispettino i requisiti imposti dalla normativa. Ogni spesa valida deve essere tracciata, e le somme riconosciute vengono restituite in dieci rate annuali di pari importo.

Ambito di applicazione

La misura abbraccia diverse tipologie di intervento, come la realizzazione di giardini pensili, la riqualificazione di aree verdi private o condominiali e l’installazione di impianti di irrigazione inediti.

Sono incluse anche attività legate alla progettazione e alla manutenzione straordinaria, purché sia comprovato il miglioramento dell’estetica e della funzionalità degli spazi esterni. Restano escluse, invece, tutte le attività di manutenzione ordinaria di spazi già esistenti, qualora non introducano trasformazioni o innovazioni importanti. Inoltre, chi interviene personalmente senza emettere fatture o ricevute non può accedere a questo sconto fiscale.

Requisiti e vantaggi

Il beneficio viene riconosciuto a coloro che sostengono le spese e risultano titolari dei documenti di pagamento, inclusi proprietari immobili, inquilini e usufruttuari. Ogni unità immobiliare gode di un sostegno fino a 5.000 euro, con una detrazione massima che può arrivare a 1.800 euro, ripartita su dieci anni.

È bene ricordare che non esiste la possibilità di anticipare la quota tramite sconto in fattura o cessione del credito: l’unica modalità prevista è la detrazione diretta sull’IRPEF. Questa specifica condizione penalizza chi vorrebbe una liquidità immediata, ma garantisce un processo semplice e lineare.

Prospettive e scadenze

A partire dal 2025, saranno definitivamente chiuse le porte a nuovi interventi agevolabili. Tuttavia, chi ha iniziato la propria ristrutturazione del verde entro il 31 dicembre 2024 continuerà a riscuotere le quote residue negli anni successivi.

È essenziale, dunque, agire per tempo e conservare scrupolosamente tutti i documenti e le ricevute che attestano i lavori eseguiti e i relativi pagamenti tracciabili. Approfittare di questa occasione ultima può fare la differenza se si desidera valorizzare appieno i propri spazi esterni, contribuendo sia al benessere personale sia, in modo indiretto, alla qualità ambientale del territorio.

Se vuoi aggiornamenti su Fisco inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.