Finanza Personale Spesa più cara: +395 euro l’anno per famiglia

Spesa più cara: +395 euro l’anno per famiglia

Spesa sempre più cara per le famiglie italiane che devono aggiungere altri 395 euro di budget per gli acquisti.

2 Agosto 2025 09:00

Nel mese di luglio 2025, l’andamento dell’inflazione sembra mantenere un ritmo contenuto, fermandosi all’1,7% su base annua con un lieve incremento dello 0,4% rispetto al mese precedente. Sotto la superficie, però, emergono dinamiche divergenti che incidono in modo variegato sui prezzi dei singoli comparti del mercato, rendendo la spesa più cara.

Da un lato, certi settori stanno registrando riduzioni significative; dall’altro, alcune aree mostrano continui rialzi, lasciando intravedere un clima economico che, a dispetto di quanto suggerisca il dato generale, resta in costante fermento. Le famiglie italiane, in questo contesto, potrebbero avvertire un impatto differenziato e una spesa più cara, con conseguenze immediate sulla pianificazione del budget.

Spesa più cara: le differenze settoriali e l’impennata di alcuni comparti

Secondo i dati più recenti, i beni alimentari registrano una vera accelerazione, passando dal 2,8% di giugno al 3,4% di luglio, mentre i prodotti freschi toccano addirittura il 5,1%.

A trainare questo trend concorrono anche i servizi, saliti dall’1,6% al 2,2%, con un picco nei trasporti che arrivano al 3,4%. Ancor più determinante è il rallentamento dei prezzi energetici regolamentati, in discesa dal 22,6% al 16,7%, confermando un quadro sfaccettato che merita un’analisi attenta.

Un tema centrale di questa fase economica è il costo della vita, una spesa sempre più cara che per i nuclei familiari continua a crescere.

Secondo i calcoli, una famiglia tipo con due figli deve sostenere una spesa annua aggiuntiva di 608 euro, di cui ben 395 euro destinati unicamente all’acquisto di alimenti e bevande.

Questo incremento, sebbene in parte compensato dalle diminuzioni registrate in alcuni comparti, solleva interrogativi sulle strategie di tutela del potere d’acquisto e sulla necessità di adottare misure che possano proteggere la stabilità economica della popolazione.

Prospettive future e possibili scenari

Nonostante la stabilità apparente, l’ipotesi che l’inflazione acquisita per il 2025 rimanga sull’1,7% richiede un monitoraggio continuo. Gli analisti suggeriscono un lieve rialzo dell’inflazione di fondo intorno all’1,9%, segnale che evidenzia il tipico scarto tra il tasso generale e quello che esclude componenti più volatili.

Se i settori più sensibili come il carrello della spesa, continueranno a registrare un movimento repentino sempre più caro, la pianificazione economica dovrà adeguarsi rapidamente, sia a livello familiare sia a livello aziendale. Nel complesso, i prossimi mesi potrebbero confermare la natura multiforme di questo scenario, caratterizzato da tensioni in alcune aree e da segnali distensivi in altre, in un equilibrio ancora tutto da esplorare.

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