Lavoro 25 luglio, doppi scioperi dei trasporti: ecco dove ci saranno più disagi

25 luglio, doppi scioperi dei trasporti: ecco dove ci saranno più disagi

Due scioperi il 25 luglio 2025 nel settore trasporti: disagi su treni e bus, impatti economici, orari, motivazioni e suggerimenti.

23 Luglio 2025 10:41

Gli scioperi convocati per il 25 luglio promettono di scuotere l’intero comparto dei collegamenti nazionali, generando un’ondata di disagi per viaggiatori e possibili ripercussioni sulla tenuta del settore.

Questa duplice azione di protesta coinvolgerà il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale, mettendo a dura prova i pendolari e i turisti che si muovono lungo la penisola. Il blocco nelle fasce orarie più critiche potrebbe dar vita a un effetto domino su tratte fondamentali, incidendo non solo sull’attività lavorativa dei cittadini, ma anche sulla gestione di attività commerciali in vari territori.

Inoltre, la richiesta di maggiori tutele da parte del personale impegnato nei servizi di bordo e negli esercizi di supporto sottolinea l’urgenza di un dialogo diretto con le istituzioni.

Scopri del 25 luglio: la mobilitazione e il ruolo di Trenitalia

In primo piano alla base degli scioperi del 25 luglio si collocano le rivendicazioni sindacali nei confronti di Trenitalia, dove i collaboratori del comparto accoglienza e accompagnamento, gestiti da Elior (divisione Polaris), si asterranno dal lavoro dalle 16:00 del 25 luglio alle 15:59 del giorno successivo.

I sindacati hanno puntato sull’importanza di contratti aggiornati e sul riconoscimento degli sforzi profusi dal personale per garantire treni notturni sicuri ed efficienti. Tale mobilitazione potrebbe generare impatto economico rilevante: i mancati spostamenti, tanto per affari quanto per turismo, potrebbero ricadere sulle società di trasporto e influenzare la catena del valore legata ai servizi ferroviari.

In un periodo in cui gli investimenti nel comparto cercano di potenziare l’attrattiva dei viaggi su rotaia, la conflittualità rischia di rallentare i progressi e mettere a dura prova la capacità di erogare servizi competitivi.

La protesta nel Salento e la STP Terra d’Otranto

Parallelamente gli scioperi del 25 luglio, colpiscono anche il Salento, dove ferma la STP Terra d’Otranto: il personale incrocerà le braccia per quattro ore, dalle 16:30 alle 20:30, in risposta al mancato rinnovo contrattuale, fermo da oltre due anni.

Tale agitazione nel cuore del «tacco d’Italia» evidenzia una richiesta pressante di maggiori garanzie per i lavoratori del trasporto su gomma, una situazione che, a detta dei sindacati, non può essere ulteriormente rimandata.

La domanda di soluzioni efficaci fa i conti con la necessità di assicurare servizi di qualità: dal punto di vista dei pendolari stagionali e dei turisti, la sospensione delle corse coincide con un periodo di forte affluenza sulle coste pugliesi.

Fiducia degli investitori e prospettive future

Guardando l’orizzonte, la reiterazione di scioperi in un settore delicato come quello dei trasporti, nello specifico dello spostamento su rotaia e autobus crea incertezza sulla fiducia degli investitori. Il coordinamento tra parti sociali e istituzioni emerge come passaggio cruciale per salvaguardare la stabilità del comparto, garantendo nel contempo tutele adeguate ai lavoratori.

Rinnovare i contratti, migliorare le condizioni operative e stabilire protocolli di sicurezza condivisi rappresentano i cardini per invertire la tendenza. Un confronto costruttivo, guidato dal principio di equità, potrebbe generare accordi solidi, tali da favorire una ripresa equilibrata dell’intero sistema dei trasporti e restituire serenità agli operatori dell’intero Paese.

 

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