Pensionati all’estero: dove si risparmia di più
Scopri i Paesi più vantaggiosi per i pensionati italiani: fiscalità agevolata, costo della vita e requisiti per la residenza all'estero.
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Sempre più pensionati italiani decidono di lasciare le proprie radici, inseguendo il sogno all’estero di un esborso fiscale contenuto e di un contesto più leggero dal punto di vista economico. Non è un segreto che una fiscalità agevolata, un costo della vita decisamente sostenibile e un clima mite possano concorrere a migliorare sensibilmente la qualità della giornata. In tale prospettiva, c’è chi parte per un periodo di prova e chi, più risoluto, organizza subito ogni dettaglio, perché il vero obiettivo è ottimizzare i propri risparmi senza rinunciare allo stile di vita desiderato.
Pensionati all’estero: dove le pensioni sono più vantaggiose
Per molti, il cuore della questione risiede nel vivere la vita da pensionati all’estero, dove sono soggetti a regimi fiscali privilegiati. Se la meta più in voga fino a qualche tempo fa era il Portogallo, oggi l’attenzione si sposta verso paesi che offrono condizioni più flessibili e durature.
In cima alla lista spicca Albania, dove l’esenzione totale sulle rendite ha attirato una vivace comunità di espatriati. A ruota segue Cipro, con un’aliquota ridotta al 5% sopra una certa soglia annuale. Non è da meno la Grecia, che propone un 7% fisso per ben 15 anni a chi non vi ha soggiornato a lungo in passato.
Bulgaria e Romania, invece, puntano su una flat tax al 10%, mentre per ottenere il 15% a Malta occorre investire in un immobile.
Nella penisola iberica, le tariffe di Spagna e Isole Canarie restano progressive, e il Portogallo stesso ha perso parte del suo fascino dopo la recente cancellazione del regime al 10%.
Più a est, la Croazia offre aliquote contenute al 12% e 18%, mentre la Tunisia limita la tassazione al 3-5%. Infine, chi cerca un vero rifugio esotico non potrà ignorare Costa Rica, del tutto priva di imposizioni sulle pensioni di provenienza estera.
Il trasferimento e la residenza fiscale
Prima di compiere il grande salto e vivere la vita da pensionati all’estero, è fondamentale mettere i propri documenti in ordine e trasferire la residenza fiscale nella nuova località prescelta. Ciò richiede innanzitutto l’iscrizione all’AIRE, la disponibilità di un alloggio adeguato e l’apertura di un conto corrente sul posto. Sono passaggi che rassicurano le autorità locali e rendono ufficiale il cambio di domicilio, essenziale per accedere alle agevolazioni che rendono così ambite queste destinazioni oltre confine.
Ancor prima di decidere di vivere da pensionati all’estero e pianificare il trasferimento è saggio chiedere supporto a un consulente specializzato per verificare la compatibilità tra normative nazionali ed estere, così da non scoprire in ritardo vincoli o tassazioni non considerate. Inoltre, valutare con attenzione la rete dei servizi medici e sanitari, il contesto culturale e la distanza dai propri affetti risulta determinante per vivere serenamente e senza brutte sorprese. In fin dei conti, cambiare vita non significa soltanto godere di un passaporto fiscale più leggero, ma anche ritrovarsi in un ambiente che possa coccolare la quotidianità di chi ha deciso di iniziare una nuova stagione della propria esistenza.
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