Lavoro ANF e assegno unico: cosa cambia per chi è in cassa integrazione nel 2025

ANF e assegno unico: cosa cambia per chi è in cassa integrazione nel 2025

Approfondisci i diritti sui contributi familiari in cassa integrazione e le procedure per richiederli, anche con l'Assegno Unico Universale.

30 Giugno 2025 10:00

Nel contesto delle turbolenze che possono scuotere il mondo del lavoro, la cassa integrazione rappresenta per molti dipendenti un’ancora di salvezza che consente di affrontare con maggiore serenità anche i momenti più delicati.

Quando l’azienda rallenta o sospende l’attività, il lavoratore non viene lasciato solo: il sistema di welfare italiano interviene, garantendo una rete di protezione economica che tutela sia il singolo sia la sua famiglia.

In questa cornice, è fondamentale comprendere come i diritti legati agli assegni familiari rimangano saldi anche in presenza di sospensioni o riduzioni dell’orario lavorativo, offrendo un sostegno concreto in situazioni di incertezza.

Tutele confermate per i lavoratori in difficoltà

La normativa attuale, ben rappresentata dal D.Lgs. n. 148/2015, mette nero su bianco un principio che spesso sfugge nella confusione delle comunicazioni aziendali: chi si trova in cassa integrazione continua ad avere pieno diritto agli ANF (Assegni per il Nucleo Familiare).

Non si tratta di una concessione, ma di una garanzia che accompagna il lavoratore per tutta la durata della sospensione o riduzione oraria. Quando l’attività lavorativa viene sospesa del tutto, l’importo degli assegni familiari viene riconosciuto nella sua interezza; in caso di orario ridotto, il calcolo si effettua su base settimanale, lasciando fuori solo le assenze ingiustificate. In altre parole, la tutela resta in piedi, pronta a fare la differenza proprio quando serve di più.

Assegno Unico Universale: cosa cambia per le famiglie

Un aspetto che non può passare inosservato riguarda l’introduzione dell’assegno unico universale, una misura che dal 2022 ha rivoluzionato il panorama degli aiuti alle famiglie. Con l’arrivo di questa novità, gli ANF non vengono più erogati ai nuclei con figli a carico, poiché il nuovo assegno ha preso il loro posto.

Tuttavia, il diritto agli assegni familiari rimane valido per le famiglie composte esclusivamente da coniugi, fratelli, sorelle o nipoti, purché vengano rispettati i requisiti previsti dalla legge. Una trasformazione che punta a semplificare e razionalizzare il sistema di sostegno, senza lasciare indietro chi si trova in situazioni particolari.

Consigli pratici per non perdere i benefici

Per non rischiare di perdere queste opportunità, è bene prestare attenzione ad alcuni passaggi fondamentali: innanzitutto, verificare che la domanda per gli ANF sia stata presentata correttamente all’INPS o al proprio datore di lavoro; in secondo luogo, monitorare lo stato della richiesta, magari rivolgendosi agli enti preposti; infine, non sottovalutare il supporto che possono offrire patronati e consulenti del lavoro, veri e propri alleati nella gestione delle pratiche.

Bastano poche accortezze per assicurarsi che il sostegno economico previsto dalla cassa integrazione e dagli assegni familiari arrivi puntuale, anche nei momenti in cui l’incertezza sembra prendere il sopravvento.

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