Quanto costa il matrimonio di Bezos, tra lusso e polemiche
Un matrimonio di lusso a Venezia per Jeff Bezos e Lauren Sánchez: impatto economico, proteste locali e dettagli esclusivi.
Fonte immagine: Finanza.com
C’è chi dice che Venezia sia una favola, ma quando Jeff Bezos decide di sposarsi in Laguna, la realtà supera la fantasia. Dal 26 al 28 giugno 2025, la città si prepara a vivere giorni che promettono di restare impressi nella memoria collettiva, tra sfarzo, polemiche e riflettori puntati su ogni dettaglio.
Non si tratta di un matrimonio qualunque: il fondatore di Amazon, con la sua compagna Lauren Sánchez, ha scelto di trasformare la Serenissima in un palcoscenico mondiale, tra lusso sfrenato e scenari da sogno. Un evento che, con un budget oscillante tra i 10 e i 30 milioni di euro, rappresenta appena una goccia nell’oceano del patrimonio del magnate, ma che rischia di diventare un vero spartiacque per la città, nel bene e nel male.
Un programma da mille e una notte
La regia di questo matrimonio a Venezia sembra uscita da un film hollywoodiano: si parte con una serata esclusiva al Lido, forse nella sontuosa Villa Baslini sull’isola di San Giovanni Evangelista, per poi proseguire con la cerimonia ufficiale al suggestivo Teatro Verde di San Giorgio Maggiore. Il gran finale? Un ballo di gala alla Scuola Grande della Misericordia, che promette di essere il culmine di tre giorni in cui ogni dettaglio è studiato per lasciare il segno.
Tra le location iconiche scelte per eventi collaterali spiccano Sacca Sessola, Burano e Giudecca, luoghi che già da soli raccontano la magia di Venezia. A orchestrare tutto, l’agenzia Lanza & Baucina, sinonimo di eccellenza nell’organizzazione di eventi di alto profilo, mentre tra gli invitati si vocifera la presenza di star del calibro di Leonardo DiCaprio e Robert Pattinson.
L’impatto economico e le ombre sulla città
Non c’è evento che si rispetti senza il suo rovescio della medaglia: se da un lato il sindaco Luigi Brugnaro sottolinea l’impatto economico positivo per Venezia, con centinaia di professionisti coinvolti e una pioggia di euro pronta a riversarsi tra calli e campielli, dall’altro non mancano le voci critiche.
Per molti, questa è l’ennesima dimostrazione di come la città sia sempre più un “parco a tema” per ricchi e celebrità, con il rischio di accentuare fenomeni come lo spopolamento e la perdita di identità.
Proteste a Venezia e la difesa della laguna
In un clima già teso, le proteste Venezia non si sono fatte attendere: il movimento “No Space for Bezos” e le organizzazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace, hanno organizzato manifestazioni pacifiche e striscioni in Piazza San Marco per denunciare la commercializzazione eccessiva della città.
Il loro messaggio è chiaro: Venezia è un simbolo di fragilità ecologica e culturale, e non può diventare terreno di conquista per eventi che rischiano di aggravare una situazione già critica. Mentre la città si prepara a brillare sotto i riflettori, resta il dubbio se, alla fine dei festeggiamenti, sarà davvero una festa per tutti o solo per pochi privilegiati.
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