Finanza Personale Perché il gelato costa di più? Aumenti fino al 30% in tre anni

Perché il gelato costa di più? Aumenti fino al 30% in tre anni

Il gelato oggi costa di più: aumenti fino al 30% in tre anni, trainati da domanda turistica e rincari delle materie prime.

15 Giugno 2025 11:15

Negli ultimi anni, chiunque si sia concesso una passeggiata in centro o una gita fuori porta se ne sarà accorto: i prezzi del gelato sono letteralmente lievitati, lasciando spesso i consumatori a bocca aperta, e non solo per la bontà del prodotto.

Se fino a qualche stagione fa un cono era un piccolo lusso accessibile a tutti, oggi il gelato rischia di diventare una vera e propria “golosità di nicchia”, complice un’impennata dei costi che sembra non voler rallentare. Ma cosa si cela dietro questa ondata di aumenti?

L’escalation dei prezzi del gelato: una mappa a più velocità

In un Paese dove il gelato è quasi una religione, la geografia dei rincari disegna una penisola a due velocità. Ma non è solo una questione di coordinate geografiche: a incidere sui listini sono soprattutto le differenze tra gelato artigianale e industriale.

Il primo, celebrato come fiore all’occhiello del made in Italy, si attesta su cifre che oscillano tra i 20 e i 28 euro al chilo, con coni piccoli che partono da 2,7 euro e raggiungono i 5 euro nei centri storici delle grandi città.

Il secondo, invece, vede un aumento altrettanto consistente: il gelato industriale in vaschetta è passato da 4,52 euro al chilo nel 2021 a 5,86 euro nel 2024, segnando un incremento vicino al 30%.

Oltre l’inflazione: il peso della domanda e delle materie prime

Nonostante l’inflazione abbia toccato il 15,7% nello stesso periodo, i rincari del gelato hanno superato ogni previsione. Secondo Furio Truzzi, presidente del comitato scientifico del Crc, il vero motore di questa corsa al rialzo non va ricercato soltanto nei rincari materie prime – come latte, zucchero e frutta – ma soprattutto nell’aumento della domanda, trainata da un turismo internazionale che non conosce crisi.

Il comparto, che vale complessivamente 5 miliardi di euro l’anno, genera un fatturato di 2 miliardi per il gelato industriale e 3 miliardi per quello artigianale. E non si tratta di un semplice sfizio: ogni italiano consuma in media 2,14 kg di gelato all’anno, per una spesa che si aggira attorno ai 43 euro.

Un indicatore delle abitudini (e delle criticità)

Il mercato del gelato, oltre a raccontare i gusti degli italiani, si trasforma così in uno specchio dell’attrattività turistica e delle dinamiche economiche del Paese. Se da un lato i consumi crescono – con picchi del 12% nelle città d’arte e un +6% su scala nazionale – dall’altro la crescita dei prezzi solleva interrogativi non solo per i consumatori, ma anche per i produttori, sempre più schiacciati tra costi crescenti e aspettative elevate. In definitiva, il gelato resta un piacere irrinunciabile, ma sempre più spesso si fa i conti con il portafoglio prima di lasciarsi tentare da una pallina in più.

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