Finanza Personale Una regione italiana esclusa dai dazi USA di Trump: scopri di chi si tratta

Una regione italiana esclusa dai dazi USA di Trump: scopri di chi si tratta

Una regione si sta distinguendo per resilienza economica, affrontando i dazi USA di Trump e la crisi tedesca con flessibilità.

12 Giugno 2025 09:22

Nel cuore del Nordest, il Friuli Venezia Giulia si conferma una delle regioni più dinamiche d’Italia, capace di navigare tra le onde dell’incertezza globale grazie a una solida resilienza economica. Mentre il mondo si interroga sugli effetti dei dazi USA di Trump e sulle tensioni geopolitiche, il tessuto produttivo friulano non solo resiste, ma rilancia, puntando su strategie di diversificazione e innovazione che fanno scuola a livello nazionale.

Infatti, quando si parla di esportazioni del Friuli Venezia Giulia, i numeri raccontano una storia di successo costruita giorno dopo giorno da oltre 5.300 imprese esportatrici, che rappresentano il 4,6% del totale nazionale.

La chiave di volta? Una distribuzione geografica delle vendite che vede l’85% delle esportazioni rivolte ai mercati europei, riducendo così la dipendenza dalle turbolenze d’oltreoceano. Eppure, nonostante questa strategia ben oliata, gli Stati Uniti restano un mercato di peso: nel 2023, le esportazioni verso gli USA hanno raggiunto quota 2,3 miliardi di euro, ovvero il 12,3% del totale regionale. Un risultato che mette in luce la capacità delle aziende friulane di giocare su più tavoli, senza mai perdere di vista la qualità e la competitività nonostante i dazi USA di Trump.

Non solo dazi di Trump

Non tutto però fila liscio come l’olio: la cosiddetta crisi tedesca inizia a far sentire i suoi effetti anche sul Friuli Venezia Giulia. Nel primo semestre del 2024, le vendite verso la Germania hanno registrato una contrazione del 12,6%, segno che la fragilità dei partner europei può rappresentare una minaccia più concreta rispetto alle barriere tariffarie americane.

Questo dato suona come un campanello d’allarme per chi, da sempre, considera la Germania un porto sicuro per le proprie esportazioni. In questo scenario, la capacità di leggere in anticipo i segnali del mercato diventa una risorsa preziosa per evitare scossoni troppo bruschi.

Un rischio da non sottovalutare

Le previsioni dell’OCSE parlano chiaro: un aumento dei dazi USA al 10% potrebbe tradursi in una riduzione delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti pari a 3,5 miliardi di euro, uno brutto scherzo di Donald Trump. Per il Friuli Venezia Giulia, l’impatto stimato oscilla tra 75 e 250 milioni di euro, con il rischio di perdite ancora più ingenti se le tariffe dovessero salire fino al 20%.

In questo contesto, la parola d’ordine è adattamento: solo investendo in innovazione e aprendosi a nuovi mercati le imprese potranno continuare a crescere, anche quando il vento soffia contro. La sfida è aperta, ma il DNA imprenditoriale friulano ha già dimostrato di saper trasformare ogni ostacolo in una nuova opportunità.

Se vuoi aggiornamenti su Finanza Personale inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.