Rimborsi voli UE: le possibili novità per passeggeri su ritardi e cancellazioni
Nuove normative sui voli UE 2025: rimborsi, procedure per cancellazioni e assistenza passeggeri: tutte le novità sui diritti dei viaggiatori.
Dal 2025 potrebbe cambiare tutto per chi vola in Europa. Le nuove regole sui rimborsi dei voli potrebbero cambiare perché è stato sbloccato il negoziato dell’Unione Europea. Nondimeno, questo potrebbe rappresentare una svolta che i viaggiatori attendevano da tempo.
Ma attenzione, perché se da un lato si parla di diritti dei passeggeri più forti e procedure più semplici, dall’altro non mancano le novità che faranno discutere, a partire dai risarcimenti sui ritardi dei voli alle cancellazioni prima di poter presentare un reclamo. Un equilibrio sottile tra esigenze dei consumatori e necessità delle compagnie, che riscrive il rapporto tra chi vola e chi gestisce i cieli europei.
Rimborsi voli UE: cosa potrebbe cambiare
Il primo aspetto che balza all’occhio riguarda proprio i rimborsi dei voli dovuto a ritardi: la soglia massima potrebbe scendere, e non di poco. Se fino a ieri il tetto era fissato a 600 euro, dal 2025 si parlerebbe di un massimo di 500 euro. Un taglio che farà sicuramente discutere, ma che viene compensato da una maggiore chiarezza sulle condizioni di erogazione.
Per i voli fino a 3.500 km, il tempo di attesa necessario per avere diritto all’indennizzo passerebbe da 3 a 4 ore, mentre per le tratte più lunghe si salirebbe addirittura a 6 ore.Il risarcimento diventerebbe di 300 euro per i voli brevi e intra-UE, e di 500 euro per quelli a lungo raggio. Una semplificazione che mira a evitare dubbi interpretativi e contenziosi infiniti, ma che impone ai viaggiatori di armarsi di pazienza.
Un altro nodo centrale della riforma sui rimborsi riguarda le cancellazioni dei voli. Qui la musica cambia davvero: le compagnie sarebbero obbligate a offrire alternative in tempi rapidi, anche con altri vettori o addirittura mezzi di trasporto diversi.
Ma se entro 3 ore dalla comunicazione della cancellazione non arriva una proposta concreta, i passeggeri potranno prendere in mano la situazione, organizzando il viaggio in autonomia e chiedendo poi un rimborso che potrebbe arrivare fino al 400% del prezzo originario del biglietto. Un segnale forte, che punta a responsabilizzare le compagnie e a ridurre i disagi per chi si trova bloccato senza preavviso.
In caso di ritardi
Non meno importante è il capitolo dedicato ai ritardi aerei. Chiunque abbia mai vissuto l’esperienza di restare fermo sull’aeromobile per ore sa quanto possa essere frustrante. Ecco allora che la nuova normativa introdurrebbe una regola chiara: dopo 3 ore di attesa in pista, i viaggiatori avranno il diritto di lasciare l’aereo e ricevere subito l’assistenza minima prevista. Un cambiamento che mette al centro la dignità del passeggero, riconoscendo che il tempo perso non può essere semplicemente ignorato.
Guardando al futuro, il nuovo quadro normativo, legato a rimborsi e diritti dei passeggeri su ritardi e cancellazioni dei voli, promette di modernizzare un settore che aveva urgente bisogno di regole aggiornate. I viaggiatori dovranno imparare a conoscere bene le nuove soglie e tempistiche, ma potranno contare su strumenti più efficaci per far valere le proprie ragioni. Le compagnie, dal canto loro, saranno chiamate a uno sforzo di efficienza e trasparenza che, alla lunga, potrà solo giovare all’intero sistema.
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