Vacanze 2025: italiani amano viaggiare, ma pochi scelgono l’assicurazione
Nel 2025, gli italiani si confermano viaggiatori appassionati, ma ancora in pochi abbinano alle loro vacanze una buona assicurazione.
Nonostante la morsa dell’inflazione che sembra non voler mollare la presa, gli italiani non hanno alcuna intenzione di rinunciare alle vacanze 2025. Sì, avete letto bene: mentre in Europa si fa di conto e si stringe la cinghia, gli italiani amano viaggiare e la voglia di staccare la spina resta una priorità irrinunciabile, anche a costo di qualche sacrificio in più. D’altronde, il DNA del viaggiatore italiano è fatto di sogni, ma anche di una spiccata capacità di adattamento: si parte comunque, magari cambiando meta o tagliando qualche spesa extra, ma la valigia si prepara sempre.
Il dato che balza subito agli occhi è il budget medio: 1.950 euro a famiglia, ben 267 euro sotto la media europea. Non proprio spiccioli, se si pensa che i prezzi dei voli nazionali sono schizzati alle stelle con un +30% che lascia poco spazio alle interpretazioni. Non è da meno il costo dei traghetti, salito del 9,7%, mentre pacchetti vacanza e strutture ricettive hanno visto rincari rispettivamente del 7,2% e del 4,5%. Insomma, organizzare le vacanze 2025 richiede un’attenzione al centesimo, perché ogni euro risparmiato fa la differenza.
Eppure, nonostante queste premesse, l’83% degli italiani si dice pronto a partire. Un entusiasmo che supera di ben otto punti percentuali la media continentale, segno che la voglia di viaggio è più forte delle difficoltà. Il paradosso, però, è servito: si viaggia di più, ma con meno risorse. E allora via libera a scelte oculate, tagliando le spese ricreative – ristoranti, palestre e shopping sono i primi a finire sotto la scure – e rimandando acquisti importanti. L’obiettivo è chiaro: salvare la vacanza, costi quel che costi.
Non è un caso, infatti, che due italiani su tre scelgano per le vacanze 2025 mete domestiche. Un mix di prudenza economica e ricerca di sicurezza, ma anche una nuova attenzione al turismo sostenibile. Oggi, il 73% dei viaggiatori ritiene fondamentale che la propria spesa abbia un impatto positivo sulle comunità locali. Una tendenza che si riflette nella scelta dei mezzi di trasporto: se l’automobile resta la regina delle partenze, cresce la curiosità verso soluzioni alternative all’aereo, viste le problematiche legate sia ai costi che all’ambiente. E qui, la sensibilità green non è solo uno slogan, ma un vero e proprio criterio di scelta.
Vacanze e assicurazione viaggi
Un aspetto interessante riguarda le assicurazioni viaggio. Nonostante l’aumento degli eventi climatici estremi – che ormai sono una costante anche nel nostro Paese – solo il 43% degli italiani pensa di sottoscrivere una polizza. Un dato che ci piazza in fondo alla classifica europea, ben lontani da quell’80% dei Paesi Bassi che invece non parte senza copertura. Forse si tratta di una fiducia tutta italiana nel “tanto a me non succede”, o forse è solo una questione di budget, ma il risultato non cambia: la cultura della prevenzione stenta a decollare.
Guardando al futuro, il 2025 si profila come un anno di grandi cambiamenti per il turismo italiano. La parola d’ordine sarà “adattamento”: alle nuove condizioni economiche, alle sfide ambientali e a un modo di viaggiare che mette al centro il rispetto per le persone e i territori. Le vacanze 2025 saranno forse meno sfarzose, ma di certo non meno ricche di emozioni e significato. Perché, in fondo, il vero lusso è poter continuare a viaggiare, anche quando tutto sembra remare contro.
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