Finanza Personale Musicisti italiani su Spotify: ricavi in crescita grazie al pubblico internazionale

Musicisti italiani su Spotify: ricavi in crescita grazie al pubblico internazionale

Nel 2024 Spotify ha distribuito 150 milioni di euro in royalties in Italia, rappresentando il 50% del mercato digitale musicale.

25 Maggio 2025 10:30

Nel panorama musicale italiano, una vera e propria rivoluzione si sta delineando grazie a Spotify, che si afferma come protagonista indiscusso nel mondo dello streaming musicale. Con ricavi in crescita impressionanti di 150 milioni di euro destinati a musicisti e all’industria nazionale nel 2024, la piattaforma svedese si è guadagnata un ruolo centrale, rappresentando il 50% del mercato digitale musicale del paese. Un risultato che non solo ridefinisce le dinamiche del settore, ma segna anche una svolta epocale per la diffusione della musica italiana.

Dal 2019 ad oggi, il valore delle royalties della musica distribuite in Italia è triplicato, dimostrando una crescita del 20% solo nell’ultimo anno. Un dato che si contrappone nettamente all’incremento più moderato dell’8,5% del mercato musicale italiano complessivo. Questa crescita non è solo un numero, ma il riflesso di una trasformazione culturale e tecnologica che abbatte barriere e amplia orizzonti. Gli artisti italiani, infatti, non sono mai stati così globali: il 50% delle royalties generate dai loro brani proviene ormai da ascoltatori internazionali, con gli Stati Uniti a guidare la classifica.

Su Spotify cresce la lingua italiana oltre che la musica

Un aspetto affascinante è l’adozione della lingua italiana a livello globale. Con oltre 130 milioni di playlist, disponibili su Spotify, create dagli utenti americani contenenti almeno un brano italiano, la nostra lingua si è guadagnata un posto d’onore tra quelle che generano più di 100 milioni di dollari sulla piattaforma. Questo risultato non solo sottolinea l’attrattiva della nostra cultura, ma la rende anche una forza economica tangibile.

Il report “Loud&Clear” mette in evidenza un altro dato interessante: negli ultimi cinque anni, il numero di artisti italiani capaci di generare royalties significative è più che raddoppiato. Tuttavia, non tutto è rose e fiori. Il 40% dei guadagni attribuiti a musicisti ed etichette indipendenti risulta inferiore alla media globale del 50%. Questo dato suggerisce che, nonostante i successi, esistono ancora ampi margini di miglioramento per il settore indipendente italiano.

Arrivano anche i podcast

Ma Spotify non si ferma alla musica. La piattaforma sta diversificando la sua offerta, puntando sul settore dei podcast. Solo nel primo trimestre del 2025, ha distribuito oltre 100 milioni di dollari a livello globale per contenuti di questo tipo, monetizzati principalmente attraverso la pubblicità. Questa mossa non solo amplia le opportunità per i creatori di contenuti, ma rafforza ulteriormente la posizione di Spotify come leader innovativo nel settore dello streaming.

Secondo Federica Tremolada, general manager Europe di Spotify, lo streaming ha abbattuto numerose barriere nel settore musicale, offrendo agli artisti emergenti un accesso senza precedenti a un pubblico globale. Tuttavia, la democratizzazione dell’accesso porta con sé nuove sfide. La frammentazione del mercato ha creato disparità significative tra gli artisti che prosperano e quelli che faticano a ottenere guadagni rilevanti.

Con un terzo del mercato globale degli abbonati allo streaming musicale, Spotify si conferma leader indiscusso. La piattaforma non è solo un servizio, ma un vero e proprio ponte culturale che unisce mondi diversi e promuove la musica italiana nel panorama internazionale. Questa rivoluzione non riguarda solo la tecnologia, ma ridefinisce il modo in cui percepiamo e consumiamo l’arte, aprendo la strada a un futuro dove la musica non conosce confini.

 

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