Lavoro Lavoro e intelligenza artificiale: libertà, limiti e diritti da conoscere

Lavoro e intelligenza artificiale: libertà, limiti e diritti da conoscere

Scopri le regole e le responsabilità per aziende e lavoratori in merito all'utilizzo dell'intelligenza artificiale sul lavoro.

17 Maggio 2025 10:00

L’Unione Europea ha introdotto una svolta epocale nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale con l’approvazione dell’AI Act, un insieme di normative rigorose progettate per garantire la protezione dei diritti fondamentali dei cittadini. Questo regolamento non solo definisce limiti precisi per l’uso delle tecnologie IA, ma impone anche obblighi e limiti stringenti per le aziende che operano nel settore. Si tratta di un passo significativo verso un futuro in cui l’innovazione tecnologica deve armonizzarsi con il rispetto delle libertà individuali.

Le nuove normative europee vietano espressamente pratiche considerate pericolose o manipolative. Ad esempio, le tecniche di manipolazione subliminale che potrebbero influenzare inconsapevolmente lavoratori e consumatori sono ora proibite. Inoltre, l’uso di algoritmi che sfruttano vulnerabilità personali, come l’età avanzata o difficoltà economiche, è stato messo al bando. Una delle misure più significative è il divieto del social scoring, un sistema che classifica le persone in base a comportamenti sociali o economici, ritenuto incompatibile con i valori europei.

Particolare attenzione è stata posta sul riconoscimento biometrico. Il riconoscimento facciale in spazi pubblici sarà consentito solo in circostanze eccezionali, legate a esigenze di sicurezza. È vietata la creazione di database biometrici senza il consenso esplicito degli interessati, così come l’uso di strumenti per rilevare emozioni in ambienti di lavoro o scolastici. Anche i sistemi automatizzati di profilazione per scopi criminali sono stati banditi. Queste restrizioni sottolineano l’importanza di garantire che la tecnologia non invada la privacy personale.

Intelligenza Artificiale e Lavoro: cosa succede a chi viola le regole

Le conseguenze per chi viola le regole che sanciscono i limiti dell’intelligenza artificiale sul lavoro sono estremamente severe. Le sanzioni possono arrivare fino a 35 milioni di euro o al 7% del fatturato globale annuo per chi sviluppa o utilizza tecnologie proibite. Anche infrazioni meno gravi, come la mancata trasparenza verso gli utenti, possono comportare multe significative, fino a 15 milioni di euro o il 3% del fatturato. Questo sistema di penalità è stato concepito per scoraggiare ogni tipo di abuso e per promuovere una cultura della responsabilità tra le imprese.

Per le aziende, l’adeguamento all’AI Act richiede un profondo ripensamento delle strategie digitali. Non basta più acquistare e implementare software di intelligenza artificiale; è fondamentale verificarne la conformità normativa, garantire la sicurezza dei dati e assicurare una trasparenza operativa.

Inoltre, le aziende devono informare adeguatamente i dipendenti sul funzionamento degli strumenti IA, evidenziandone i rischi e le limitazioni. Ogni decisione automatizzata che incide sulle condizioni lavorative deve essere supervisionata da un essere umano, a tutela dei diritti lavoratori.

Anche i lavoratori autonomi sono coinvolti in questo nuovo quadro normativo. Il mancato rispetto delle regole potrebbe portare a risoluzioni contrattuali, richieste di risarcimento o persino sanzioni disciplinari. Questo evidenzia come l’AI Act non si limiti a regolamentare le grandi aziende, ma miri a creare un ecosistema più equo e trasparente per tutti gli attori coinvolti.

L’AI Act rappresenta una pietra miliare nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale nel lavoro in Europa. Questo complesso sistema normativo cerca di bilanciare la spinta verso l’innovazione tecnologica con la necessità di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini. Per le aziende, ciò implica un cambiamento culturale e operativo, orientato verso una maggiore responsabilità e consapevolezza nell’uso delle tecnologie IA. La sfida è grande, ma le opportunità per chi saprà adeguarsi sono altrettanto significative.

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