Fisco Multa presa all’estero: scadenze, notifiche e pagamenti

Multa presa all’estero: scadenze, notifiche e pagamenti

Tutto sulle multe estere: notifiche, tempi, conseguenze del mancato pagamento e quando è possibile non pagare. Informazioni su UE ed extra-UE.

17 Maggio 2025 18:15

Ricevere una multa estera può trasformarsi in un incubo burocratico ed economico, specialmente per chi viaggia frequentemente in Europa. All’interno dell’Unione Europea, il sistema di Cross Border Enforcement facilita la collaborazione tra Stati membri per il recupero delle sanzioni. Questo meccanismo è regolato dalla Direttiva 2011/82/UE, integrata in Italia tramite il D.lgs. 37/2016, che assicura il riconoscimento reciproco delle sanzioni pecuniarie tra i Paesi UE.

Notifica e scadenze di una multa presa all’estero

Le tempistiche per la notifica di una multa variano a seconda della residenza del trasgressore. Per chi risiede in Italia, la notifica deve avvenire entro 90 giorni dall’accertamento, mentre per i residenti all’estero il termine si estende a 360 giorni. È importante distinguere tra la decadenza, che si riferisce ai termini di notifica, e la prescrizione, che rappresenta il termine massimo per la riscossione, fissato in Italia a 5 anni dal momento in cui la multa diventa definitiva. Una notifica tardiva comporta l’annullamento della sanzione, ma il rispetto delle tempistiche è cruciale per evitare ulteriori complicazioni.

Cosa succede se non paghi la multa

Ignorare una sanzione può avere gravi ripercussioni. Ad esempio, un’autorità straniera può richiedere assistenza al sistema italiano per il recupero, con possibili azioni come l’iscrizione a ruolo e l’emissione di una cartella esattoriale. Nei casi più gravi, si può arrivare al fermo amministrativo del veicolo, al sequestro dell’auto o persino al ritiro della patente. Una multa francese per eccesso di velocità, inizialmente di 135 euro, può lievitare a oltre 200 euro per interessi e spese. In Germania, invece, il mancato pagamento di una multa per passaggio con semaforo rosso può portare al pignoramento dei beni.

Si può contestare una multa presa all’estero?

Non tutte le sanzioni sono definitive. È possibile contestare una multa se ci sono errori formali nel verbale, se manca la traduzione nella lingua del destinatario o se si tratta di infrazioni minori non coperte da accordi bilaterali. La conoscenza di questi dettagli può fare la differenza tra il pagamento o l’annullamento della sanzione.

La situazione cambia quando si tratta di sanzioni ricevute in Paesi al di fuori dell’Unione Europea. La loro esecutività in Italia dipende dall’esistenza di accordi bilaterali. Ad esempio, Svizzera e Regno Unito hanno intese con l’Italia che permettono il recupero delle multe, mentre Paesi come Stati Uniti e Canada non hanno tali accordi. Tuttavia, ignorare una multa in un Paese extra-UE può causare problemi significativi, come il fermo del veicolo al rientro nel Paese in questione o l’addebito diretto sulla carta di credito da parte delle società di autonoleggio.

Per quanto riguarda i termini di prescrizione, ogni Paese stabilisce autonomamente i propri. In Portogallo, ad esempio, la prescrizione è di 5 anni, mentre in Romania è di soli 6 mesi. Per questo motivo, è essenziale informarsi sulle normative locali prima di decidere se pagare o contestare una multa ricevuta all’estero.

Infine, il consiglio per chi si trova a dover gestire una multa estera è quello di agire tempestivamente, sia per evitare il cumulo di interessi e spese, sia per sfruttare eventuali opportunità di contestazione.

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