News Finanza Indici e quotazioni Wall Street ancora giù per paura del coronavirus, ignorati i buoni dati sul lavoro

Wall Street ancora giù per paura del coronavirus, ignorati i buoni dati sul lavoro

6 Marzo 2020 15:40

Wall Street prosegue la sua caduta sui timori legati al coronavirus. Nei primi minuti di contrattazione il Dow Jones cede il 2,65%, l’S&P500 perde il 2,68% e il Nasdaq segna una flessione del 2,55%, dopo che ieri gli indici statunitensi hanno subito una batosta. Intanto sull’obbligazionario, i tassi sui Treasuries a 10 anni hanno toccato un nuovo minimo storico, bucando la soglia dello 0,70% e scendendo fino allo 0,695%, per poi recuperare terreno, risalendo allo 0,769%. Record minimo anche per i tassi a 30 anni, scesi fino all’1,279%.

A pesare sul mercato è la paura derivante dal contagio del Covid-19. Ci sono negli Stati Uniti almeno 129 casi di persone infettate dal virus, stando a quanto risulta all’agenzia federale Centers for Disease Control and Prevention ieri, anche se ci sono indiscrezioni secondo cui il numero sarebbe salito ad almeno 225 casi. Proprio per effetto del coronavirus, l’agenzia di rating S&P si è unita al coro di coloro che hanno rivisto le stime di crescita, riducendo quelle sulla crescita mondiale dello 0,5% e portandola al 2,8% (dal precedente 3,3%). Sul fronte banche centrali, il mercato prezza ormai un altro taglio di 50pb da parte della Fed nel prossimo meeting (il 18 marzo) per contenere l’ondata di panico.

La paura del coronavirus fa passare in secondo anche i buoni dati sul mercato del lavoro americano, diffusi prima della partenza. Il report occupazionale Usa ha mostrato a febbraio una crescita di 273mila nuovi posti di lavoro, stabile rispetto a gennaio (dato rivisto da +225mila), decisamente migliore dell’aumento di +175.000 unità che era stato previsto dal consensus Bloomberg. I salari medi orari sono saliti dello 0,3%, mentre il tasso di disoccupazione è tornato al minimo degli ultimi 50 anni, al 3,5%.