News Finanza Notizie Italia Salvini su TAV: ‘politica completi questa eccezionale opera pubblica’. Da M5S: ‘Cosa crede di aver visto?’

Salvini su TAV: ‘politica completi questa eccezionale opera pubblica’. Da M5S: ‘Cosa crede di aver visto?’

1 Febbraio 2019 13:16

Inevitabile tensione tra il M5S di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini sul capitolo TAV, osteggiato dai primi e voluto, evidentemente, dai secondi. Così Salvini, in una visita al cantiere Tav di Chiomonte, dice la sua:

“La politica non può tirarla in lungo con i ‘forse’: completi questa incredibile e eccezionale opera pubblica, di cui l’Italia dovrebbe aver vanto in giro per il mondo, perchè di opere così ne ho viste poche. Il tunnel c’è”.

Sui costi necessari per finire la Torino-Lione, il vicepremier leghista precisa che “leggeremo i numeri”. Ma si tratterà di “numeri oggettivi, non numeri che vengono giù dalle montagne: se il treno va dritto e non su e giù sulle montagne consuma meno, non serve uno scienziato per capirlo”. E, cosa non da poco, “in ballo ci sono 50.000 posti di lavoro e miliardi di interscambio con la Francia”.

Immediata la reazione dal fronte del M5S. A prendere la parola Francesco Silvestri, deputato del MoVimento 5 Stelle:

“Tra le tante balle diffuse in queste settimane da giornali e tv c’è quella per cui il Tav Torino-Lione sia un’opera già iniziata: non è così! Oggi il ministro Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav, ma solo un buco di 5 metri che serviva per studiare la fattibilità dell’opera”.

“Cosa staremmo fermando dunque? Cosa crede di aver visto Salvini? L’unica cosa davvero importante in questa faseè definire se l’opera sia utile e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, che è quello che stiamo verificando con grande senso di responsabilità. È evidente che, se il Tav non si dovesse fare, i soldi risparmiati saranno investiti per lavori essenziali ai cittadini. La più importante Grande Opera da fare per il nostro Paese si chiama ‘Manutenzione’. Questo non vuol dire quindi che siamo solo per il ‘No’, anzi, ora grazie al grande lavoro dei ministri Toninelli e Bonafede siamo sicuri che qualsiasi opera si potrà realizzare senza il ‘magna magna’ al quale siamo stati abituati in questi anni e stiamo già lavorando per questo”.