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Piazza Affari svetta in Europa, balzo di Unicredit dopo i conti

5 Febbraio 2024 09:16

Partenza contrastata per le borse europee. A Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo dell’1% in area 31.030 punti, con acquisti sulle banche. Vola Unicredit (+8,5%) dopo i conti migliori delle stime che mostrano un utile netto utile netto di 8,6 miliardi (+50%) nel 2023. Il Ceo Orcel ha annunciato l’intenzione di distribuire agli azionisti circa €10 miliardi nel 2024, per un rendimento pari al 10%, con l’introduzione dell’acconto sul dividendo e il riacquisto di azioni proprie.

Avanzano Bper (+3,7%), Intesa (+2,6%) e Banco Bpm (+2,3%), mentre perdono terreno Tenaris (-1,1%), Ferrari (-0,9%) e Telecom Italia (-0,7%).

Dagli Usa sono giunte le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, il quale ha ribadito che il Fomc non ha fretta di tagliare i tassi e aspetterà ulteriori dati prima di fare una mossa. Dichiarazioni che cancellano la possibilità di un abbassamento dei costi di finanziamento a marzo, dopo il job report più forte delle attese diffuso venerdì.

Dopo i Pmi Caixin cinesi (in lieve rallentamento ma in zona espansione) oggi sono in calendario gli indici Pmi servizi e composito in Italia, i prezzi alla produzione dell’eurozona, l’outlook economico dell’Ocse e l’Ism servizi dagli Usa. In serata, focus su un sondaggio Fed relativo alle condizioni del credito.

Nei prossimi giorni interverranno diversi esponenti della banca centrale americana e della Bce. Dall’agenda macro, sono in arrivo anche i dati cinesi sull’inflazione, prima delle festività per il Capodanno lunare. Focus inoltre sulle trimestrali.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 157 bp, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,85% e quello del Bund al 2,28%, mentre i Treasury decennali Usa hanno raggiunto il 4,08%.

Tra le materie prime, il petrolio Brent viaggia in area 77,6 dollari al barile, dopo le perdite dell’ultima settimana. Sul Forex, cambio euro/dollaro poco sotto 1,08 e dollaro/yen sopra quota 148, con il biglietto verde sostenuto dal job report e dalle parole di Powell.