Piazza Affari prova a reagire nel giorno della Bce, Amplifon e Diasorin in vetta al Ftse Mib
Piazza Affari prova a rialzare la testa in questa penultima seduta di ottobre, dopo la caduta di ieri. Fin dai primi scambi l’indice Ftse Mib si muove in territorio positivo, segnando un progresso dello 0,5% poco sotto la soglia dei 18.000 punti, dopo che ieri ha lasciato sul parterre oltre 4 punti percentuali finendo sui minimi di maggio.
Tra i titoli del paniere principale, giù Saipem, in calo di quasi il 2%, in scia al continuo ribasso del petrolio, la cui domanda potrebbe risentire dei nuovi lockdown nazionali. Male anche Atlantia (-1,7%), dopo che ha deciso di rinviare l’assemblea per la scissione di Autostrade per l’Italia. La nuova assemblea straordinaria per esaminare il progetto di scissione di Aspi sarà riconvocata entro il 15 gennaio del 2021. Sul fronte opposto, invece, salgono Amplifon e DiaSorin mostrando rialzi di quasi il 2%.
Sebbene l’attenzione degli investitori rimanga puntata sull’evoluzione dei contagi e sui lockdown (ieri sera il presidente Emmanuel Macron ha reso noto che il lockdown totale scatterà in Francia a partire da venerdì 30 ottobre, mentre quello ‘parziale’ annunciato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel prenderà il via in Germania a partire dal 2 novembre), oggi è il giorno della Bce. Se l’attesa degli investitori fino a qualche giorno fa era blanda, con tutti gli analisti concordi nel ritenere che una nuova tornata di stimoli da parte dell’Eurotower sarebbe arrivata solo a dicembre. Adesso, Lagarde si potrebbe trovare costretta a cambiare spartito all’ultimo momento per dare ai mercati qualcosa di più concreto.
Sarà anche una giornata densa di dati: per l’Italia si guarda alla fiducia dei consumatori e manifatturiera, mentre per gli Stati Uniti in primo piano il Pil annualizzato del terzo trimestre (si tratta della lettura flash) e le richieste settimanali di sussidi. Da monitorare anche il dato preliminare di ottobre relativo all’inflazione in Germania.