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Petrolio: cosa aspettarsi da riunione Opec+ e quali risvolti sui prezzi. Tra i preferiti di Equita ci sono Eni e Tenaris

1 Settembre 2021 09:57

Oggi i principali paesi produttori di petrolio si incontrano per convalidare la loro strategia di riapertura graduale dei rubinetti di greggio, cercando di mostrare un fronte unito. I 23 membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e i loro dieci alleati hanno concordato uno scambio di opinioni durante un vertice in videoconferenza questo pomeriggio. Ieri l’Opec ha tenuto una riunione preparatoria per stabilire le posizioni di ognuno per oggi.

Sebbene nulla sia trapelato da questo incontro preliminare, la maggior parte degli analisti conta sul rinnovo della strategia attuata il 18 luglio scorso, ovvero l’aumento da agosto della produzione di 400.000 barili al giorno. Di questo passo, i 5,4 milioni di barili che il cartello non estrae ogni giorno in base all’accordo raggiunto nel 2020 dovrebbero tornare sul mercato entro l’autunno del 2022.

“Nella riunione di oggi – commentano gli analisti di Equita – è improbabile che il gruppo Opec+ apporti modifiche alla sua politica di produzione di petrolio appena concordata a luglio. Diversi delegati Opec+ hanno affermato che un cambiamento di strategia appare improbabile”.

L’evento non dovrebbe quindi avere implicazioni rilevanti sul prezzo del greggio, che tuttavia torna a scaldarsi. Questa mattina sui mercati il future sul Wti sale dello 0,9% in area 69,14 dollari, mentre il Brent segna un aumento dello 0,95% a 72,3 dollari al barile. Riguardo ai prezzi, Equita stima per il 2021 un Brent a 65 dollari con una risalita a 70 dollari nel 2022-2023.

Secondo la sim milanese, i titoli oil offrono alcuni aspetti interessanti. In particolare, una valutazione buona, poiché il settore tratta a multipli P/E molto bassi – a sconto storico rispetto all’indice STOXX 600 (38% vs 8% di media). Ma non solo. Anche una buona protezione da un eventuale aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse. I nomi preferiti da Equita sono Eni e Galp, tra le società integrate, e Tenaris nel settore dei servizi.

Tornando all’Opec, in occasione dell’ultimo vertice, il gruppo ha fissato a dicembre la sua prossima grande riunione, in cui valuterà lo stato del mercato e la posizione dei singoli partecipanti.