News Finanza Indici e quotazioni Buy su borse Asia: Tokyo +1%, Hong Kong +2% su onda positiva Wall Street e annuncio Fmi

Buy su borse Asia: Tokyo +1%, Hong Kong +2% su onda positiva Wall Street e annuncio Fmi

5 Marzo 2020 07:35

Sentiment positivo in Asia dopo il rally di Wall Street e l’annuncio, da parte dell’Fmi, di un pacchetto di aiuti da $50 miliardi per aiutare i paesi più in difficoltà a far fronte all’emergenza del coronavirus-COVID-19. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dell’1,09% at 21.329,12 punti. Borsa Shanghai +1,85%, Hong Kong +2% circa, Sidney +1,11%, Seoul +1,21%.

Ieri Wall Street ha segnato un forte rally, dopo la notizia del grande successo che il candidato alle primarie democratiche degli Stati Uniti, Joe Biden, ha incassato nel SuperTuesday, battendo il favorito Bernie Sanders.

Il Dow Jones Industrial Average è volato di 1.173,45 punti (+ 4,5%), a 27.090,86; lo S&P 500 è balzato del 4,2% a 3.130,12, e il Nasdaq Composite ha fatto +3,8% a 9.018,09.

Il Dow Jones, in particolare, ha riportato il suo secondo rialzo più grande di sempre in termini di punti. E’ stata inoltre la seconda volta in appena tre giorni che l’indice ha messo a segno un balzo pari o superiore ai 1.000 punti.

L’effetto Joe Biden è riuscito più che a compensare a Wall Street i timori per la diffusione del coronavirus. A tal proposito, il governatore della California ha dichiarato lo stato di emergenza per la diffusione del coronavirus: 53 sono al momento i casi accertati di persone infettate.

La decisione del governatore è stata presa dopo la notizia della prima vittima nello stato. In America sale a 11 il bilancio complessivo delle vittime del virus.

Buone notizie dalla direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva, che ieri ha annunciato un pacchetto di aiuti anti-coronavirus del valore di $50 miliardi.

Intervistata nel corso della trasmissione della Cnbc “Squawk Alley”, Georgieva ha reso noto che i fondi, la cui disponibilità è immediata, saranno devoluti ai paesi dei mercati emergenti e a basso reddito.