News Notiziario Notizie Italia Bankitalia, Visco su tassi e inflazione: ‘per alcuni Bce troppo aggressiva. Ma strada intrapresa è necessaria’

Bankitalia, Visco su tassi e inflazione: ‘per alcuni Bce troppo aggressiva. Ma strada intrapresa è necessaria’

16 Novembre 2022 13:31

“Secondo alcuni commentatori il Consiglio direttivo della Bce si starebbe ora muovendo in modo troppo aggressivo” con i suoi rialzi dei tassi. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, nel suo intervento alla sala dei gruppi parlamentari della Camera, aprendo il ciclo “Lezioni Ugo La Malfa’.

“In primo luogo – ha fatt notare il numero uno di Bankitalia -(secondo le critiche la Bce) starebbe prestando eccessiva attenzione all’inflazione corrente, non tenendo in debito conto che la politica monetaria esercita i suoi effetti sull’attività economica e sui prezzi con ampi ritardi. In secondo luogo, starebbe sottovalutando la possibilità che l’inflazione si riduca più velocemente del previsto a seguito dell`indebolimento dell`attività economica”.

Ancora, la Bce guidata da Christine Lagarde non avrebbe “pienamente valutato le conseguenze di un irrigidimento sincronizzato delle politiche monetarie a livello globale, che non ha precedenti negli ultimi decenni. In un contesto così incerto credo sia utile tenere conto di queste osservazioni”. Detto questo, il governatore ritiene che “la strada intrapresa sia quella necessaria per mantenere ancorate le aspettative d’inflazione e contenere il rischio di una spirale prezzi-salari che amplificherebbe gli effetti negativi dell`inflazione sulle nostre economie”.

Inoltre, ci sono “alcuni fattori”, che “ci confortano riguardo alla possibilità che la crescita dei prezzi si riporti sull’obiettivo del 2% entro la fine del 2024, così come attualmente previsto dagli esperti della Bce e dell`Eurosistema”.

“Da diverse parti si avanzano congetture – ha detto ancora il numero uno di Palazzo Koch- su possibili livelli cui tendere, di equilibrio, neutrali o naturali. Ma si tratta di livelli la cui stima è a dir poco incerta e che, se pure hanno un senso, riguardano condizioni dell’economia ancora distanti dall’attuale”.