Via Gluck o Porta Romana? Ecco quanto costa comprare casa nelle zone citate dalle canzoni

Fonte immagine: istock
Se Adriano Celentano comprasse casa oggi nella Via Gluck in cui viveva da ragazzo dovrebbe sborsare poco più di 5.000 euro/mq, ma andrebbe peggio a Sergio Endrigo, che nel 1962 cantava il pezzo “Via Broletto 34”, e che arriverebbe a pagare fino a 12.500 euro/mq.
Con il Festival di Sanremo 2025 alle porte è Immobiliare.it che scatta una chiara fotografia dei prezzi al metro quadro medi delle case nelle zone e nei quartieri menzionati in alcuni brani, del passato e del presente, di artisti italiani.
Da Lucio Dalla a Calcutta: i prezzi delle zone di Milano citati nelle canzoni
Non solo Celentano e Sergio Endrigo. Milano è spesso richiamo in numerose canzoni. Comprare casa nell’area di Porta Romana, diventata oggetto del celeberrimo brano popolare “Porta Romana Bella”, poi riadattato in tutte le salse da diversi artisti, tra cui Nanni Svampa nel 2001, servono poco più di 7.100 euro/mq. Simile il prezzo in Corso Buenos Aires (7.176 euro/mq), titolo di un brano di Lucio Dalla del 1977 entrato nello storico album “Come è profondo il mare”.
Anche Roberto Vecchioni, nel 1973, ha dedicato il titolo di una canzone a Milano in “Io non devo andare in Via Ferrante Aporti”, una via in zona Stazione Centrale dove i prezzi delle case si aggirano sui 5.500 euro/mq. Passando a canzoni più vicine ai giorni nostri, nel 2016 Rkomi in “Oh Mama” menziona, tra gli altri, Viale Molise, dove i prezzi si abbassano fino a 4.675 euro/mq. Infine sia Calcutta che Myss Keta fanno riferimento a due quartieri di Milano nei titoli dei loro brani, il primo con “Sorriso (Milano Dateo)”, dove il costo delle case raggiunge quasi i 7.500 euro/mq, e la rapper con “Le Ragazze di Porta Venezia”, zona che presenta prezzi poco più alti (7.700 euro/mq).
Il richiamo di Roma nelle canzoni italiane
In “Amore Disperato”, Achille Lauro cita Via Tina Pica dove i prezzi delle case in quella strada restano sotto i 3.000 euro/mq. Negli anni settanta, Claudio Baglioni e Antonello Venditti, uscivano il primo con “Porta Portese”, dove per completare un acquisto immobiliare sono necessari all’incirca 6.850 euro/mq, e il secondo con “Campo de’ Fiori”, dove i costi si alzano fino a quasi 8.950 euro/mq.
Niccolò Fabi menziona Via del Corso nella canzone “Il negozio di antiquariato”, dove è possibile acquistare per una cifra media che supera di poco i 9.800 euro/mq. Anche Bologna è stata spesso raccontata in celebri canzoni. Torna qui, per esempio, Dalla, che in “Piazza Grande” del 1972 si riferiva a una delle piazze della città, ovvero Piazza Cavour, dove per comprare casa oggi vengono richiesti mediamente circa 4.400 euro/mq.
Per comprare casa vicino a “San Luca”, santuario nominato nella canzone di Luca Carboni e Cesare Cremonini, bolognesi doc, sono necessari circa 3.900 euro/mq. Chi invece vuole acquistare nei pressi di “Via Paolo Fabbri 43”, civico al quale Francesco Guccini abitava da piccolo deve sborsare 3.350 euro/mq.
Più contenuti i prezzi a Genova, dove per comprare casa in Via del Campo, diventata celebre soprattutto per essere il titolo di una delle canzoni più note di Fabrizio De André, uscita nel 1967, bastano poco più di 2.100 euro/mq.