Finanza Unimpresa: nel 2023 nuovo debito pubblico per 90 miliardi

Unimpresa: nel 2023 nuovo debito pubblico per 90 miliardi

28 Novembre 2022 09:28

Lo Stato l’anno prossimo spenderà complessivamente, quasi 34 miliardi di euro in più rispetto al 2022 in termini assoluti, ma la spesa pubblica, in rapporto al pil, dovrebbe calare dal 54,5% al 53,7%. Per le pensioni e la sanità lo Stato nel 2023 spenderà 273 miliardi, ben 8,7 miliardi in più (+3,3%) rispetto al 2022.

Queste le cifre che emergono da una recente analisi del Centro studi di Unimpresa secondo cui tra tasse e contributi sociali, l’anno prossimo lo Stato incasserà 50,6 miliardi di euro in più rispetto al 2022, con le entrate totali che arriveranno a toccare il 49,2% del prodotto interno lordo, in aumento rispetto al 48,9% che si registrerà alla fine di quest’anno. La stangata da oltre 50 miliardi sulle tasche dei contribuenti, famiglie e imprese, sarà cagionata principalmente dall’incremento del gettito Iva e delle imposte a carico delle aziende (Ires e Irap) per oltre 29 miliardi, dall’incremento dei contributi sociali (versamenti Inps, principalmente) per 8,7 miliardi e da altre entrate per 20 miliardi. In totale, nel 2023 nelle casse pubbliche entreranno oltre 981 miliardi, con un incremento del 5,4% rispetto ai 930 miliardi di quest’anno. Con il piano di bilancio per il 2023, il governo ha di fatto già prenotato quasi 90 miliardi di nuovo debito: è la differenza tra i 981 miliardi di entrate previste e i 1.071 miliardi di spesa già programmata.

Nel dettaglio, l’analisi aritmetica del bilancio pubblico, inoltre, porta a immaginare che il governo italiano, di fatto, per il 2023 abbia già “prenotato” 89,8 miliardi di nuovo debito, vale a dire il deficit restituito dalla differenza tra i 981,3 miliardi di gettito totale previsto e i 1.071,0 miliardi di uscite già programmate. Una cifra dunque vicina ai 90 miliardi, in calo, comunque, di 16,8 miliardi (-15,8%) rispetto al disavanzo che si registrerà nel 2022, pari a 106,6 miliardi.