Finanza Superbonus, come funzionerà la piattaforma per sbloccare i crediti

Superbonus, come funzionerà la piattaforma per sbloccare i crediti

21 Aprile 2023 10:53

Superbonus: come funzionerà piattaforma per sblocco crediti

Tra qualche giorno dovrebbe sbloccarsi completamente la piattaforma che permetterà di gestire i crediti incagliati del Superbonus.

Il Governo, in questi giorni, sta mettendo a punto il sito online, che permetterà al Superbonus di riprendere a funzionare, dato che ormai da tempo è stato incagliato all’interno di molteplici normative, che hanno messo in difficoltà le banche nella gestione delle cessioni dei crediti.

Proprio la cessione dei crediti, infatti, è rimasta incagliata in una normativa in continua evoluzione e nella difficoltà degli istituti di credito, che si sono ritrovati in difficoltà a gestire un vero e proprio boom di richieste.

Quella che partirà a breve, è una vera e propria banca dei crediti, per la quale si cercano i soggetti interessati alla gestione.

Superbonus e bonus edilizi: la banca dei crediti

Ma cerchiamo di andare con ordine e capire cosa stia accadendo.

Le agevolazioni fiscali del Superbonus e dei vari bonus edilizi sono state ampiamente utilizzate dai contribuenti, ma hanno generato molte imprese edili e famiglie con crediti – legati proprio all’efficientamento energetico di condomini e villette – che non riescono a cedere.

Questi sono i cosiddetti “esodati” del Superbonus, un’infelice analogia con i lavoratori rimasti intrappolati nella riforma delle pensioni che, a suo tempo, era stata varata dall’allora ministro del Lavoro Elsa Fornero.

In altre parole gli esodati del Superbonus sono i soggetti che non riescono a liberarsi dei crediti, perché non ci sono acquirenti.

Il Governo, per risolvere l’impasse, ha pensato di dar vita ad una banca veicolo, che dovrà acquistare i pacchetti di crediti dalle banche: in questo modo dovrebbero essere sbloccati gli acquisti da parte di queste ultime.

In un certo senso siamo davanti ad un meccanismo molto simile a quello che caratterizza i crediti deteriorati in pancia alle banche.

Questa volta, però, abbiamo davanti dei crediti in bonis:

gli operatori industriali, infatti, dovranno garantire a monte ai cessionari successivi la qualità e la bontà dei crediti ceduti attraverso un’attenta e rigorosa analisi.

I soggetti coinvolti nella piattaforma

Tra i soggetti che dovrebbero essere coinvolti nella nascita e nel successivo avvio di questa piattaforma si fa il nome di Enel X, a cui dovrebbe essere affidato un doppio ruolo.

Sarà un cessionario, con un contatto diretto con il tessuto imprenditoriale che ha in mano i crediti. E sarà anche un utilizzatore finale del credito veicolato dal settore finanziario.

In linea di massima, i vertici della società avrebbero già dato una prima disponibilità a prendere parte al progetto. A breve dovrebbe essere compiuti i primi passi concreti.

Altri soggetti dovrebbero essere coinvolti in questa iniziativa, che sarà utile ad andare a disincagliare i crediti dei vari bonus edilizi e del Superbonus.

Tra i primi nomi fatti ci sono quelli di Intesa Sanpaolo e Artigiancassa, la realtà del gruppo Bnp Paribas il cui scopo è quello di erogare dei finanziamenti e del credito agevolato agli artigiani e alle piccole e medie imprese.

Ci sarà, inoltre, Cassa Depositi e Prestiti, che nel corso degli ultimi anni ha costantemente partecipato ad una serie di iniziative lanciate per affrontare alcune emergenze economiche nel nostro paese.

La banca, comunque vada, non risulterebbe essere in grado di smaltire tutti i 19 miliardi di crediti incagliati.

Questo è il motivo per il quale è previsto un intervento governativo, per attrarre l’attenzione di banche ed assicurazioni: quelle che hanno esaurito la capacità, potranno utilizzare i crediti per sottoscrivere Btp a dieci anni, con un limite del 10% di quanto scontato ogni anno.