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Gas: clima mite e riscaldamenti spenti mandano a picco i consumi

11 Novembre 2022 11:37

Il mese scorso il consumo di gas in Europa è sceso e questo perché le famiglie  hanno tenuto il riscaldamento spento a causa del clima caldo, dando un po’ di sollievo a un mercato in difficoltà in vista dell’inverno.

Ma oltre al clima caldo, la domanda è stata frenata dall’aumento dei prezzi, con molti piccoli utenti industriali che hanno ridotto le loro attività  per sopravvivere. Questo ridimensionamento, insieme ai forti afflussi di GNL e ai siti di stoccaggio pieni, ha contribuito ad attenuare i timori che i governi debbano limitare le forniture di gas ai clienti nei prossimi mesi.

Secondo i dati della piattaforma di analisi di mercato EnergyScan di Engie SA, la domanda totale di gas in Europa occidentale a ottobre è scesa del 22% rispetto all’anno precedente, trainata dagli utenti residenziali, commerciali e piccoli industriali. Ma rovescio della medaglia, il settore elettrico ha aumentato i consumi del 14%.

Così se l’autunno mite ha contribuito a conservare combustibile, le centrali elettriche continuano a bruciare quantità crescenti per tenere accese le luci.   Ci sono “segnali emergenti di cambiamento comportamentale per quanto riguarda l’uso del riscaldamento”, ha dichiarato Julien Hoarau, responsabile delle analisi di EnergyScan. Questo ha contribuito a esercitare “una forte pressione ribassista sui prezzi spot del gas in tutta Europa e ha rafforzato la capacità del continente di bilanciare il suo sistema del gas quest’inverno”.

Sebbene i prezzi di riferimento rimangano tre volte superiori alla media, un’ondata di interruzioni di impianti nucleari in Francia e una bassa produzione idroelettrica altrove hanno costretto i Paesi a bruciare più gas. I dati mostrano che l’uso di gas per la generazione di elettricità in Francia è più che raddoppiato in ottobre rispetto all’anno precedente, così sempre il mese scorso la Germania ha utilizzato circa il 40% in più di gas per alimentare le centrali elettriche.  L’incertezza continua ad offuscare i prossimi mesi, con una domanda e un’offerta difficili da prevedere. L’arrivo del freddo renderà inevitabilmente più difficile la riduzione della domanda, mentre le misure di contenimento dei prezzi in alcuni Paesi potrebbero frenare l’incentivo a tagliare, come è avvenuto in Spagna. Anche il riavvio delle attività  dell’industria europea potrebbe far aumentare le forniture, anche se un miglioramento della produzione nucleare francese l’anno prossimo potrebbe ridurre l’uso del gas per l’energia, ha concluso Hoarau.