Finanza Notizie Mondo Dal prezzo del gas alla Co2 fino alla questione rinnovabili: cosa c’è dietro i maxi rincari dell’energia

Dal prezzo del gas alla Co2 fino alla questione rinnovabili: cosa c’è dietro i maxi rincari dell’energia

14 Settembre 2021 11:50

Brutte notizie per i consumatori. Da ottobre si attende una bolletta luce di casa molto più salata, con un rincaro di circa il 40% in più. Ad annunciarlo il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani il quale ha aggiunto anche che il governo è impegnato per mitigare l’impatto sulle famiglie dei rincari dei prezzi dell’energia ed accelerare la transizione verso le energie sostenibili.

Rincari bollette luce: la denuncia delle associazioni dei consumatori

Ricorda Equita Sim, Il Corriere sottolinea che a fine giugno, su segnalazione dell’Arera, il governo aveva stanziato un fondo da 1,2 miliardi di euro con l’obiettivo di ridurre gli incrementi tariffari delle bollette di luglio. Lo stesso meccanismo potrebbe essere applicato per ridurre gli incrementi delle bollette ad ottobre. Una misura alternativa e di natura strutturale, suggerita dall’ARERA, sarebbe l’eliminazione degli oneri di sistema dalle bollette elettriche. Secondo gli analisti della Sim milanese, una soluzione che porti ad un’eliminazione degli oneri generali in bolletta, già circolata sui giornali nei giorni scorsi, e lo spostamento di altre voci sulla fiscalità generale sarebbe positivo per il settore perché si ridurrebbe il rischio di interventi regolatori a sfavore degli operatori elettrici, sulla scia dei recenti interventi in Spagna (che nelle scorse settimane ha proposto tagli ai rendimenti delle tecnologie idroelettriche).

A puntare il dito contro gli aumenti le associazioni dei consumatori che denunciano come da rincari ci saranno effetti a cascata su prezzi e tariffe per una stangata complessiva da quasi +1.300 euro annui a famiglia.  

Come affermano le associazioni Assoutenti e Movimento Consumatori, commentando l’allarme lanciato dal Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, un maxi-ritocco delle tariffe energetiche determinerebbe un maggior esborso annuo pari a circa +500 euro annui a carico di una famiglia con due figli solo per le forniture di luce e gas.

 I motivi dietro i maxi rincari dell’energia

 Ma perché questi rincari? I fattori che spingono al rialzo i prezzi dell’energia che finisce per riversarsi sui consumatori finali sono in primis la ripresa dell’economia dopo la fine del lockdown e il progredire delle campagne vaccinali. Il rimbalzo della produzione industriale ha creato una bolla dei prezzi delle materie prime, a partire dal gas, fondamentale per alimentare le centrali elettriche in tutto il mondo, dove sta sostituendo sempre di più il carbone.

Ma se l’impennata dell’energia è dovuta all’aumento delle quotazioni del gas, al contempo spinge al rialzo anche  il rincaro  del costo della C02, cioè l’anidride carbonica prodotta dall’industria e dalle altre attività produttive. Secondo il principio europeo in base al quale “chi inquina di più, paga di più”, le imprese devono pagare dei soldi per continuare a emettere sostanze nocive, con un vero mercato (le cosiddette “aste verdi”) dove chi è più virtuoso può vendere le proprie quote ad altre aziende che ne hanno bisogno, guadagnandoci. Un meccanismo che finisce per contribuire ad innalzare i prezzi dell’energia. “Se l’energia aumenta troppo – ha osservato il ministro Cingolani – le imprese perdono competitività e i cittadini faticano a saldare le bollette. “Queste cose vanno considerate – ha aggiunto il ministro – perché sono egualmente importanti rispetto alla transizione ecologica”. A questo scenario vanno aggiunti anche gli elementi climatici imprevisti, ossia una lunga bonaccia sul Mare del Nord, gli uragani tropicali che perturbano l’industria petrolifera nel Golfo del Messico. Senza dimenticare che il vento ha soffiato molto meno del solito al largo delle coste del Regno Unito dove si concentra la massima capacità eolica europea.

Qui emerge con forza il limite delle fonti rinnovabili, la cui disponibilità non è costante e quando la capacità di stoccaggio di queste energie è ancora troppo limitata. Quando sono inferiori ai nostri bisogni accade quel che è successo negli ultimi mesi ossia vengono riattivate centrali a gas e perfino a carbone facendo schizzare al cielo i prezzi.