Covid-19: la pandemia potrebbe costare all’economia globale 82 trilioni di dollari
La pandemia di Coronavirus che ha colpito il mondo avrà un impatto negativo enorme sull’economia globale, stimato in 82 trilioni di dollari. La cifra è quella fornita dal Centre for Risk Studies della University of Cambridge Judge Business School che ha sviluppato negli ultimi anni un elemento di valutazione del rischio PIL globale, denominato GDP@Risk e lo ha applicato per misurare la perdita potenziale di una serie di eventi che vanno dai disastri naturali agli attacchi informatici alle pandemie.
Il rischio/l’impatto sul Pil globale del Covid-19
“Il GDP@Risk è stato progettato come una metrica costante che può essere utilizzata per confrontare e standardizzare diversi tipi di minacce”, dice il dottor Andrew Coburn, Chief Scientist del Risk Centre di Cambridge. “I nuovi calcoli sul GDP@Risk della pandemia non sono previsioni, ma piuttosto proiezioni basate su vari scenari plausibili che potrebbero svilupparsi nei prossimi cinque anni in relazione all’impatto economico di COVID-19”.
Secondo lo studio, l’impatto sul PIL globale della pandemia nei prossimi cinque anni potrebbe variare da una perdita ottimistica di 3,3 trilioni di dollari (0,65 per cento del PIL quinquennale) in uno scenario di rapida ripresa a 82,4 trilioni di dollari (16,3 per cento) in uno scenario di depressione economica. La cifra spaventosa individuata dal Centre for Risk Studies della Judge Business School dell’Università di Cambridge, deve però essere contestualizzata. Si tratta di oltre cinque anni, non uno, e rappresenta il potenziale colpo per l’economia globale e non solo per gli Stati Uniti in quello che viene chiamato lo scenario della “depressione economica”.
Il PIL delle 19 principali economie mondiali è stato di 69,2 trilioni di dollari l’anno scorso. Ora solo per gli Stati Uniti, la perdita potenziale quinquennale varia da 550 miliardi di dollari a 19,9 trilioni di dollari, nel Regno Unito da 96 miliardi di dollari (0,46 per cento) a 3,5 trilioni di dollari (16,8 per cento), e in Cina da 1,03 trilioni di dollari (0,9 per cento) a 19,2 trilioni di dollari (16,5 per cento). Ma ci sono anche lati positivi. Paul Hollingsworth, capo economista UK di BNP Paribas, ha sottolineato come la pandemia porterà a cambiamenti strutturali, tra cui maggiori risparmi da parte delle famiglie, più protezionismo, riallineamento delle catene di approvvigionamento e maggiore digitalizzazione.