Notiziario Notizie Germania Borse deragliano dopo Bce, delusione da Lagarde: -11% Ftse Mib e -8% Wall Street

Borse deragliano dopo Bce, delusione da Lagarde: -11% Ftse Mib e -8% Wall Street

12 Marzo 2020 16:14

Deragliano le Borse europee dopo le misure annunciate dalla Banca centrale europea (Bce). Un fuoco di vendite che non risparmia nessun nel Vecchio continente: il Dax, e il Ftse 100 crollano del 9%, mentre il Cac40 fa meno 10,2% e il Ftse MIb lascia sul terreno quasi l’11% piombando sotto la soglia piscologica dei 16 mila punti. Vola anche lo spread Btp-Bund che continua a salire e dopo essersi spinto fino a quota 265 punti base ora viaggia a quota 252.

Pesanti perdite anche per Wall Street, con l’indice Dow Jones che precipita di oltre 8% dopo che la Borsa americana è stata sospesa al ribasso attraverso il meccanismo dei circuit breakers. E’ un panic selling generale sui mercati già traumatizzati dalla diffusione del coronavirus COVID-19 e ora scioccati dalla decisione della Bce di non toccare i tassi. L’istituto di Francoforte ha mantenuto il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento e i tassi di interesse sui prestiti marginali e sui depositi invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,50%. La Bce ha varato altre operazioni di finanziamento e ha aumentato di 120 miliardi per il 2020 il piano di QE. In combinazione con l’attuale programma di acquisto di attività (APP) ciò sosterrà condizioni di finanziamento favorevoli per l’economia reale in tempi di maggiore incertezza”, rimarca la Bce. Il piano base di QE prevede acquisti per 20 miliardi al mese.

Bce: non all’altezza delle aspettative del mercato“. Questo il titolo del commento realizzato da Andrew Bosomworth, head of german portfolio Management di Pimco, dopo gli annunci odierni della Bce, che non lascia molto spazio alle interpretazioni di come in generale siano state accolte le novità in arrivo da Francoforte. “Come previsto, i principali elementi del pacchetto di allentamento della Bce si sono concentrati sulla fornitura di liquidità a un’economia reale attraverso ulteriori operazioni di finanziamento a termine a tassi di interesse agevolati, nonché sul supporto della domanda aggregata complessiva attraverso acquisti di asset netti aggiuntivi, de-enfatizzando la riduzione dei tassi di riferimento”, rimarca l’esperto spiegando che “lasciare invariato il tasso di deposito a -0,5% riflette implicitamente il fatto che il consiglio direttivo riconosce la limitata efficacia dei tagli dei tassi al di sotto dei livelli attuali”.

Per Andrew Bosomworth la Bce “cercherà un forte contributo dal programma di acquisto del settore privato quando implementerà gli acquisti di asset aggiuntivi. Questo suggerisce un’inclinazione degli acquisti verso le obbligazioni societarie”. La reazione iniziale sui mercati del credito è stata però negativa, con spread che si sono ulteriormente allargati, sottolineando sia le elevate aspettative riposte nella Bce sia la fragilità dell’attuale contesto di mercato.

Il mercato passa al setaccio le dichiarazioni di Christine Lagarde che ha definito “Il coronavirus è un grande shock“. Già prima dell’emergenza coronavirus COVID-19, la Bce aveva rivisto al ribasso le stime sul Pil dell’Eurozona, nel 2020, a una crescita di appena +0,8%. “Il Covid-19 – ha detto Lagarde nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi – rappresenta un nuovo rischio al ribasso”.

Sul fronte tassi, come sottolineano gli strategist di Mps Capital Services, Lagarde ha puntualizzato che il mancato taglio non vuol dire che la Bce è arrivata al “reversal rate”, ovvero al livello più basso oltre il quale non si possa andare. Riguardo alla possibilità di intervento se gli spread sui tassi governativi dovessero salire eccessivamente, la Lagarde ha puntualizzato che “la Bce non è qui per ridurre gli spread sui bond”.

Guardando alla reazione del mercato, gli esperti della banca senese scrivono: “La dichiarazione sugli spread sopra citata ha portato a forti vendite sui titoli periferici e corporate, con il tasso decennale italiano salito fino all’1,9%. La negatività sulla crescita dell’Eurozona nel breve termine e l’insieme di misure di liquidità implementate hanno invece portato l’euro/dollaro a scendere sotto 1,12”.