Vacanze: addio porcellino-salvadanaio, gli italiani preferiscono fissare un budget
Un italiano su 3 quando si tratta di vacanze, afferma di provare a decidere un budget ma, solitamente, di non riuscire a rispettarlo. Così emerge da una ricerca di Revolut su un campione rappresentativo della popolazione italiana in collaborazione con la società di ricerche Dynata per indagare come gli italiani organizzeranno le proprie vacanze, gestiranno il budget, l’assicurazione e le prenotazioni dell’alloggio, se si regaleranno qualcosa di diverso dopo due anni di restrizioni.
Budget per le vacanze: come si comportano gli italiani
Ebbene per il 41% degli italiani – e per il 52% della Gen Z – la questione budget per le vacanze merita attenzione e quindi ne fissano uno che cercano accuratamente di non eccedere. Il 25% adotta un approccio più rilassato, ovvero evita di fissare un budget ma cerca comunque di non spendere troppo. Solo il 5% – che raggiunge il 10% dei Millennial – dichiara di non fissare alcun tetto di spesa perché pensa che durante le vacanze ci si debba trattare bene e fare ciò che più si desidera. Inoltre, la modalità con cui gli italiani mettono da parte il denaro per le vacanze cambia in base alla fascia d’età. In media, il 61% degli intervistati dallo studio di Revolut, afferma di usare semplicemente il denaro di cui dispone sul conto al momento di prenotare le vacanze, ma questa percentuale scende nelle fasce più giovani, anche di 20 punti percentuali per chi ha 18-24 anni (41%). La Generazione Z, infatti, utilizza al 33% salvadanai e strumenti digitali per mettere da parte il denaro per le vacanze, seguiti dal 28% di chi ha 25-34 anni. Il tradizionale porcellino-salvadanaio sta per andare in pensione: lo usa solo il 17% degli intervistati.
Infine dallo studio emerge che gli italiani sono travel planner perfetti. Più di 1 su 3 (33%) pianifica i suoi viaggi con diversi mesi di anticipo, percentuale che sale al 49% nella fascia d’età 18-24 anni. Quasi la metà (47%) preferisce pianificare con qualche settimana di anticipo mentre solo il 18% organizzerà le vacanze all’ultimo minuto: di questi, poco meno della metà (il 7% del campione) solitamente pianifica in anticipo, ma quest’anno deciderà il da farsi a ridosso della partenza a causa di possibili imprevisti che potrebbero verificarsi a causa della pandemia, della guerra o altro.