Finanza Notizie Italia Test sierologici, la concorrenza sale: DiaSorin riceve anche ok dagli Usa. Chi è il competitor in Italia?

Test sierologici, la concorrenza sale: DiaSorin riceve anche ok dagli Usa. Chi è il competitor in Italia?

27 Aprile 2020 10:20

A meno di una settimana di distanza dall’arrivo del marchio CE, il test sierologico di DiaSorin incassa anche il via libera da parte della Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Autorizzazioni che sono arrivate entro il mese di aprile, rispettando la tabella di marcia che aveva indicato la società di Saluggia. Una notizia che sta sostenendo il titolo a Piazza Affari, dove mostra un rialzo di circa il 2 per cento.

Il via libera arrivato dagli Usa
Nel dettaglio, nei giorni scorsi, DiaSorin ha annunciato di avere ricevuto l’Emergency Use Authorization (EUA) per il suo test sierologico che è in grado di rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal Sars-CoV-2. Il nuovo test, che è stato validato presso il Policlinico San Matteo a Pavia, uno dei centri di riferimento nazionali per la pandemia da Covid-19, sarà disponibile sulle 5.000 piattaforme Liaison XL installate in tutto il mondo, di cui 600 attualmente presenti nei laboratori ospedalieri e commerciali statunitensi.

Al fine di rendere il test disponibile negli Stati Uniti, DiaSorin ha annunciato di avere ricevuto finanziamenti dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), l’ente federale del Dipartimento Americano per la salute, cui compete l’identificazione di soluzioni diagnostiche per fronteggiare emergenze sanitarie in Usa.

L’Italia sceglie Abbott: entro maggio 4 mln di test sierologici in arrivo

Intanto nel fine settimana è arrivata la notizia che Abbott si è aggiudicata il bando di gara per la fornitura del primo lotto da 150mila test sierologici da effettuare sulla popolazione italiana e la società Usa conta di distribuire in Italia 4 milioni di test entro la fine di maggio. L’azienda statunitense ha comunicato di avere ottenuto il marchio CE, ai sensi della Direttiva IVD (98/79/CE), per il suo test sierologico di laboratorio per la rilevazione dell’anticorpo IgG, che determina se una persona ha contratto il nuovo coronavirus (Covid-19). Il test, si legge nella nota della società americana, ha dimostrato una specificità e una sensibilità nel rilevare gli anticorpi IgG superiore al 99 per cento 14 giorni o più dopo l’insorgenza dei sintomi. Nei laboratori di tutta Italia vengono utilizzati approssimativamente 1,000 analizzatori di questo tipo, con una produttività per analizzatore fino a 200 test per ora.

“Siamo orgogliosi di aver potuto rendere fruibile immediatamente in Italia anche il nuovo test anticorpale che potrà aiutare a individuare chi ha contratto il virus, contribuendo ad aumentare la fiducia ora che ci apprestiamo a tornare gradualmente alla nostra vita”, ha dichiarato Luigi Ambrosini, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Abbott Italia.

Il commento degli analisti

“Riteniamo che nel breve la domanda di test sierologici Covid-19 sia talmente rilevante che l’aumento del numero di player non modifica significativamente le prospettive di volumi per DiaSorin (il vero limite è la capacità produttiva), mentre potrebbe creare più competizione sul pricing”, commentano gli analisti di Equita che hanno una raccomandazione hold su DiaSorin, con un target price di 99 euro. Dopo il via libera della Fda, Banca Akros scrive: “confermiamo la nostra posizione positiva sull’azione”, con la raccomandazione che resta accumulate e il prezzo obiettivo a 119,2 euro.

“I volumi di vendita del nuovo test dipenderanno in modo significativo dalla strategia dei governi per gestire la cosiddetta “fase 2″ del blocco economico, sulla concorrenza del mercato e sulle indicazioni del comunità scientifica sull’opportunità di adottare il test”, commenta invece da Banca Imi che ha una valutazione ‘reduce’ su DiaSorin. “Noi crediamo che al prezzo corrente il titolo ha già preso in considerazione i potenziali significativi benefici che derivano da test Covid-19”, aggiungono gli esperti di Imi.