Finanza Notizie Italia Reddito di cittadinanza, quota 100, regime dei minimi, Iva: tutte le misure della legge di bilancio 2019

Reddito di cittadinanza, quota 100, regime dei minimi, Iva: tutte le misure della legge di bilancio 2019

23 Gennaio 2019 16:12

Ammontano a circa 47 miliardi di euro gli interventi complessivi che compongono la manovra di bilancio 2019. I principali di questi riguardano la sterilizzazione delle misure IVA nel 2019 e le misure finalizzate a sostenere la crescita economica, attraverso la riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese e il rilancio degli investimenti pubblici e privati. Il Ministero dell’economia ha pubblicato una serie di schede tecniche che analizzano, voce per voce, tutte le principali misure a sostegno di investimenti, famiglie e imprese previsti dalla legge di bilancio 2019. Vediamole da vicino.

Misure a sostegno delle famiglie

Reddito e pensione di cittadinanza

Al fine di contrastare la disuguaglianza e l’esclusione sociale e potenziare i centri per l’impiego, la legge di bilancio crea un apposito fondo per l’introduzione del Reddito di Cittadinanza, destinato ai nuclei familiari con reddito familiare (ISEE) annuo inferiore a 9.360 euro. La pensione di cittadinanza invece è destinata ai nuclei familiari composti di persone in età di pensionamento di vecchiaia (67 anni e successivi adeguamenti alla speranza di vita). La prestazione non può superare i 9.360 euro annui (780 mensili) né essere inferiore a 480 euro annui (40 mensili). La durata della prestazione (che può essere rinnovata per ulteriori cicli) si estende fino al venir meno delle condizioni e comunque fino a un massimo di 18 mesi per ciascun ciclo. I beneficiari del reddito di cittadinanza in particolare devono aderire a un percorso di reinserimento (lavorativo, di completamento degli studi, di formazione professionale, etc.) e accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue. La misura prevede, inoltre, esoneri contributivi per le aziende che assumono un beneficiario del reddito, insieme a incentivi per gli enti di formazione che prendono in carico un beneficiario e lo conducono ad un’effettiva assunzione e incentivi ai beneficiari che avviano un lavoro autonomo nei primi 12 mesi di fruizione.

Quota 100 e Opzione donna

La legge di bilancio introduce anche un fondo per “Quota 100” da 4 miliardi nel primo anno che prevede, per il triennio 2019-2021, il diritto alla pensione anticipata alla sussistenza del requisito minimo anagrafico di 62 anni e contributivo di 38. I potenziali beneficiari sono circa 1 milione nel triennio. La decorrenza di quota 100 distingue tra dipendenti pubblici e altri secondo questo schema:
• dipendenti pubblici: 1 luglio 2019 (se il diritto a quota 100 viene maturato prima del 31 dicembre 2018); sei mesi dalla data di maturazione (se il diritto matura dal 1 gennaio 2019)
• altri dipendenti:; 1 aprile 2019 se il diritto a quota 100 viene maturato prima del 31 dicembre 2018); tre mesi dalla data di maturazione (se il diritto matura dal 1 gennaio 2019).

La legge di bilancio riconosce inoltre anche il diritto al pensionamento (cd. Opzione donna), con il calcolo contributivo, alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno conseguito un’anzianità contributiva di 35 anni ed un’età anagrafica di 58 anni per le dipendenti e di 59 per le autonome.

Agevolazioni per pensionati che si trasferiscono al Sud

La manovra 2019 inoltre introduce un nuovo regime di tassazione per le persone fisiche, titolari di pensioni estere, che trasferiscono la propria residenza in Italia, in un comune del Mezzogiorno (Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia) con popolazione non superiore a 20mila abitanti. Tali soggetti possono optare per l’assoggettamento dei redditi di qualunque categoria, percepiti da fonte estera o prodotti all’estero, a un’imposta sostitutiva del 7 per cento per ciascuno dei periodi d’imposta di validità dell’opzione. Possono accedere al regime di favore solo le persone fisiche che non siano state fiscalmente residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti a quello in cui l’opzione diviene efficace.

Detrazioni fiscali per interventi sugli immobili

Prorogata fino al 31 dicembre 2019 la detrazione Irpef al 50% per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, per un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare. Prorogato, alle stesse condizioni previste per il 2018, anche il bonus mobili, la detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo di unità immobiliari oggetto di ristrutturazione edilizia, così anche il bonus verde, la detrazione IRPEF del 36% (fino a un limite di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare) per le spese sostenute per interventi di sistemazione a verde. Per gli interventi di riqualificazione energetica finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità delle unità abitative (ecobonus) sono state confermate le detrazioni nella misura del 50% (finestre, schermature solari e caldaie a condensazione e a biomassa) e del 65% per gli interventi che assicurano maggiore efficienza energetica, nei limiti di spesa già previsti per il 2018.

Cedolare secca su immobili a uso commerciale

La legge di bilancio estende il regime fiscale della cedolare secca anche ai canoni di locazione degli immobili di superficie fino a 600 metri quadrati destinati all’uso commerciale (negozi e botteghe) e delle relative pertinenze: la cedolare secca avrà aliquota al 21% sui redditi da locazione percepiti da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di un’attività di impresa o di arti e professioni, in relazione a nuovi contratti stipulati nel 2019.

Rivalutazione terreni e partecipazione

Anche per il 2019 si prevede la facoltà di rideterminare i valori dei terreni (sia agricoli sia edificabili) e delle partecipazioni in società non quotate possedute da persone fisiche e società semplici. L’imposta sostitutiva si applica sul maggior valore attribuito ai terreni e alle partecipazioni a seguito di un’apposita perizia.

Bonus malus per il parco auto

Dal 2019 e al 2021 è introdotto in via sperimentale un contributo economico, riconosciuto in misura differenziata per importi che vanno da 1.500 euro a i 6.000 euro, ai soggetti che acquistano e immatricolano in Italia un veicolo non inquinante. Sono incentivati solo gli acquisti di veicoli che hanno un costo massimo di 50.000 euro, IVA esclusa. Il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante sconto sul prezzo di acquisto e recuperato dallo stesso venditore sotto forma di credito d’imposta. Contestualmente viene istituita per gli anni 2019-2021 di una nuova imposta che grava solo sugli acquisti di veicoli di lusso e SUV con emissioni di CO2 che eccedono la soglia di 160 g/km.

Ristori ai risparmiatori

La manovra di bilancio 219 istituisce un Fondo per il ristoro dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto a seguito dell’acquisto di strumenti finanziari emessi dalle banche sottoposte ad azione di risoluzione. Il Fondo ha una dotazione finanziaria lorda iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Il ristoro è pari al 30 per cento del costo di acquisto di azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore.

Lezioni private

I docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado che impartiscono lezioni private e ripetizioni possono pagare un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con aliquota pari al 15 per cento applicabile ai compensi percepiti.

Misure per il rilancio degli investimenti

Fondo per il rilancio degli investimenti pubblici

Per rilanciare la crescita, la manovra dispone l’istituzione di un Fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per dare nuovo impulso agli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese: una quota viene specificamente destinata alla realizzazione, allo sviluppo e alla sicurezza di sistemi di trasporto pubblico. Il Fondo beneficerà di circa 43,6 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033, da ripartirsi sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza. In particolare, sono stati stanziati 0,7 miliardi di risorse aggiuntive per gli investimenti pubblici nel 2019, 1,3 miliardi nel 2020 e 1,6 miliardi di euro nel 2021.

Cabina di regia per gli investimenti

La manovra prevede la creazione di una struttura di missione chiamata “Investitalia” con il compito di coordinare le politiche del Governo in materia di investimenti pubblici e privati. La struttura opererà alle dirette dipendenze del Presidente del Consiglio dei Ministri in raccordo con la cabina di regia “Strategia Italia”.

Misure a sostegno delle imprese

Regime dei minimi

Tutti i soggetti che esercitano attività di impresa, arti o professioni potranno beneficiare di un regime fiscale caratterizzato da forfettizzazione della base imponibile, tassazione sostitutiva di IRPEF e, IRAP con aliquota del 15%, esclusione dal campo di applicazione IVA e significative semplificazioni contabili e in termini di adempimenti.

Imposta sostitutiva del 20% per imprese e autonomi

Dal 1° gennaio 2020 sarà introdotto un prelievo sostitutivo dell’imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive per i soggetti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni se, nell’anno precedente, hanno conseguito ricavi o hanno percepito compensi compresi tra 65 mila e 100 mila euro. Tali contribuenti applicheranno una aliquota “piatta” del 20% e saranno esclusi dal campo di applicazione dell’IVA previa autorizzazione dell’Unione europea.

Taglio Ires

Al fine di ridurre il carico fiscale sulle imprese, viene ridotta di 9 punti percentuali l’imposta sui redditi corrispondenti agli utili reinvestiti in azienda, destinati all’incremento degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (a esclusione degli immobili e veicoli non strumentali) e all’incremento occupazionale (per i nuovi contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato).

Riporto perdite per i soggetti Irpef

La legge di bilancio riconosce a tutti i soggetti IRPEF la possibilità di riportare in avanti e in modo illimitato le perdite nell’ambito della determinazione del reddito d’impresa. Con questa misura, il trattamento fiscale delle perdite viene assimilato a quello previsto per i soggetti IRES concedendo un beneficio fiscale pari a 249 milioni di euro nel triennio.

 Deducibilità Imu

La manovra raddoppia la deducibilità dell’IMU pagata sugli immobili strumentali all’esercizio dell’attività di impresa (capannoni, opifici, ecc.) portandola dal 20% al 40%.

Iperammortamento

Prorogato per tutto il 2019 l’iperammortamento, riproponendo, sia pure con alcune rimodulazioni, gli incentivi fiscali già sperimentati nel quadro del Piano Industria 4.0. In particolare, per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, la maggiorazione è aumentata dal 150% al 170%.

Credito di imposta

È prorogata al 2019 anche l’applicazione del credito d’imposta per le spese in attività di formazione svolte per acquisire o consolidare la conoscenza delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0 con benefici pari a 250 milioni nel 2020.

Venture capital, start up e PMI innovative

Al fine di favorire gli investimenti in venture capital (ovvero gli investimenti che un’azienda di medio-grandi dimensioni fa su una start up attraverso un fondo dedicato) è stata vincolata una percentuale degli investimenti qualificati che compongono i Piani Individuali di Risparmio (PIR) ed è stata portata dal 5% al 10% la quota dell’attivo patrimoniale di fondi pensione e casse previdenziali che può essere investita in PIR. La legge di bilancio incrementa inoltre dal 30% al 40% le detrazioni ai fini IRPEF e le deduzioni ai fini IRES per gli investimenti effettuati in start up e piccole e medie imprese innovative.

Fisco

Clausole di salvaguardia su IVA e accise carburanti

La Legge di bilancio sterilizza i previsti incrementi dell’Iva per il 2019 per circa 12,5 miliardi di euro, ma per gli anni successivi dovrebbero scattare aumenti delle aliquote IVA e accise sui carburanti per circa 23 miliardi di euro nel 2020 e circa 29 miliardi di euro dal 2021.

Web Tax

La manovra introduce una nuova imposta del 3% che si applica ai ricavi delle grandi imprese che forniscono determinati servizi digitali basati sull’utilizzo di un’interfaccia digitale (vendita di pubblicità online mirata agli utenti dell’interfaccia, facilitazione dell’interazione tra utenti, anche ai fini della fornitura di beni e servizi, vendita dei dati degli utenti). Pagheranno la nuova imposta le imprese del web per cui si verifichino congiuntamente due condizioni relative ai ricavi da servizi imponibili:
• un ammontare complessivo di ricavi, ovunque realizzati nell’anno solare, non inferiore a 750 milioni di euro;
• un ammontare di ricavi realizzati sul territorio dello Stato nell’anno solare non inferiore a 5,5 milioni di euro.

Tassa sui giochi

Dal 1 gennaio 2019 viene disposto l’incremento dell’1,35% e dell’1,25% delle aliquote del prelievo erariale unico (PREU) applicabili rispettivamente agli apparecchi cosiddetti new slot e video-lottery. Inoltre è aumentata l’aliquota dell’imposta unica sui giochi a distanza (dal 20 al 25% del margine lordo, ossia della differenza fra raccolta e premi restituiti ai giocatori), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (dal 18 al 20%) e a distanza (dal 22 al 24%) e sulle scommesse simulate (dal 20 al 22%).

Stop IRI e ACE

Abrogata l’Imposta sul Reddito Imprenditoriale (IRI) e dal 2019 viene eliminata anche la misura di Aiuto alla Crescita Economica (ACE), sostituito con un incentivo al reinvestimento degli utili verso investimenti produttivi, per indirizzare maggiori risorse verso l’economia reale.