Finanza Notizie Italia Povertà in Italia: un milione in più nel 2020 per effetto Covid. Dati 2019 già vecchi

Povertà in Italia: un milione in più nel 2020 per effetto Covid. Dati 2019 già vecchi

16 Giugno 2020 11:17

A causa della pandemia da coronavirus, scoppiata in Italia alla fine di febbraio, nel 2020 si assisterà a un aumento della povertà in Italia. E’ questo l’alert che lanciano le associazione dei consumatori dopo i dati sulla povertà comunicati oggi dall’Istat che ha rilevato quasi 1,7 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta con una incidenza pari al 6,4% nel 2019 (7% nel 2018), per un numero complessivo di quasi 4,6 milioni di individui. Dati appaiono già vecchi.

Coldiretti stima un milioni di poveri in più
Anche Coldiretti si è concentrata sull’effetto Covid-19, dando qualche previsione. “La pandemia coronavirus negli ultimi mesi ha fatto salire di oltre un milione i nuovi poveri che nel 2020 hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dall’emergenza e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro”, indica l’associazione sulla base delle persone che da allora hanno beneficiato di aiuti alimentari con i fondi ‘Fead’ distribuiti da associazioni caritatevoli che registrano un aumento anche del 40% delle richieste di aiuto.

Coldiretti scende più nel dettaglio e sottolinea che “fra i nuovi poveri nel 2020 ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.

Se si analizza lo scenario a livello geografico, le situazioni di difficoltà sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità, rimarca Coldiretti, si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia. Situazioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) più duramente colpita dall’emergenza sanitaria. Si tratta di una “emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale si è attivata la solidarietà per rafforzare gli interventi sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà”, afferma Coldiretti.

Quasi 4 italiani su 10 (39%) dall’inizio dell’emergenza hanno dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto da parte degli agricoltori con la spesa sospesa, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Un milione di chili in frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero dagli agricoltori di Campagna Amica alle persone più in difficoltà nell’ambito dell’iniziativa la “spesa sospesa” operativa lungo tutta la Penisola. Si tratta – spiega la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale innescata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.

La fotografia dell’Istat per il 2019
Una fotografia, già sbiadita e poco attuale, quella per il 2019 rilasciata oggi dall’Istat. Stando ai dati diffusi stamattina, sono quasi 1,7 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta con una incidenza pari al 6,4% (7% nel 2018) nel 2019 per un numero complessivo di quasi 4,6 milioni di individui (7,7% del totale, 8,4% nel 2018). Uno scenario superato, ma che mostra un miglioramento: dopo quattro anni di aumento, si riducono per la prima volta il numero e la quota di famiglie in povertà assoluta pur rimanendo su livelli molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008-2009.

In particolare, nel Mezzogiorno la povertà familiare scende dal 10% all’8,6% e quella individuale dall’11,4% al 10,1%. Anche nel Centro la povertà degli individui residenti registra una riduzione significativa, dal 6,6% del 2018 al 5,6%. Risulta, invece, stabile il numero di famiglie in condizioni di povertà relativa: nel 2019 sono poco meno di 3 milioni (11,4%) cui corrispondono 8,8 milioni di persone (14,7% del totale).

“Nel 2019 si contano in Italia 4,6 milioni di individui poveri, un dato che seppur in calo rispetto all’anno precedente appare ancora immenso – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi –. Basti pensare che nel 2008 il numero di individui in condizione di povertà assoluta era fermo a 2,8 milioni; ciò significa nel periodo 2008-2019 i poveri in Italia sono aumentati del +64%”. “Tuttavia, i numeri odierni dell’Istat sono destinati ad essere spazzati via e appaiono già superati: l’emergenza coronavirus determinerà una impennata della povertà nel nostro paese, con numeri che purtroppo risulteranno in forte crescita nel 2020″, conclude Rienzi.