Finanza Notizie Italia Mutui: con la pandemia giù valore degli immobili richiesti. Roma e Milano reggono

Mutui: con la pandemia giù valore degli immobili richiesti. Roma e Milano reggono

25 Gennaio 2021 12:23

Il mattone continua a rappresentare un bene rifugio per gli italiani, ma la pandemia sembra averne intaccato il valore o, quantomeno, la capacità di spesa di chi è pronto ad accendere un mutuo. Nel corso del quarto trimestre 2020 il valore medio degli immobili che le famiglie italiane hanno cercato di acquistare è diminuito del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, stabilizzandosi a 192.985 euro. A fotografare la situazione un’analisi condotta da Facile.it e Mutui.it su un campione di oltre 80mila pratiche di richiesta di mutuo.

Dati che bisogna inserire e analizzare nell’andamento dell’intero anno. Quello che si deve considerare è che il 2020 era iniziato positivamente e il crollo si è registrato soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno. Nello specifico, il primo e secondo trimestre 2020 si sono chiusi con valori in aumento, rispettivamente, dello 0,4% e dell’1,8% annui, mentre il brusco calo si è verificato nel terzo trimestre (-2,9%), il primo a soffrire gli effetti della pandemia e, soprattutto, nel quarto – quello caratterizzato dal secondo lockdown e relative restrizioni – quando si è registrato un pesantissimo -5,4%.

La discesa degli ultimi mesi ha portato a chiudere l’anno, rispetto al precedente, con un -1,4% nel valore medio degli immobili oggetto di richiesta di mutuo, elemento poco rassicurante da tenere in considerazione soprattutto alla luce del fatto che il 2021, almeno per buona parte, sarà ancora caratterizzato da una situazione complessa dal punto di vista sanitario ed economico. Per una corretta lettura del fenomeno, suggerisce l’analisi, va considerato che i valori medi sono progressivamente diminuiti anche perché in parte l’offerta si è spostata su immobili di metratura inferiore e in parte perché anche la domanda stessa è cambiata; in tanti, dopo l’esperienza del primo lockdown, hanno cercato case più ampie e con spazi all’aperto, in zone periferiche o nelle province, dove il costo al mq degli immobili è mediamente più contenuto.

“il calo del valore degli immobili oggetto di compravendita è legato a diversi fattori, ma due in particolare hanno avuto un ruolo importante”, spiega Ivano Cresto, responsabile BU mutui di Facile.it. “Da un lato, la decisione di molti proprietari di mettere in vendita immobili prima destinati all’affitto di studenti, turisti e viaggiatori d’affari, dall’altro il rallentamento delle transazioni, causato in parte dalle limitazioni imposte con il lockdown, in parte dalla situazione di incertezza economica. Condizioni che hanno portato ad un aumento dello stock di case di piccolo taglio disponibili sul mercato e, con esso, ad un calo generalizzato del valore medio”.

Milano e Roma reggono, almeno in parte, alla crisi
Milano e Roma reggono, almeno in parte, alla crisi. Partendo dal capoluogo meneghino e relativa provincia, è netta la differenza fra pre e post Covid nel valore medio degli immobili oggetto di mutuo; si è passati dal +8,4% rilevato nel primo trimestre 2020 al -2,9% del quarto. Il forte incremento di inizio ha fatto chiudere il saldo del 2020 con un +3% rispetto al 2019 e un costo medio dell’immobile oggetto di mutuo pari a 247.669 euro. Anche i dati sulla Capitale e provincia mostrano una dinamica simile a quella milanese; guardando a tutto il 2020, il valore medio degli immobili che i romani hanno cercato di acquistare è stato pari a 239.501 euro, in aumento dell’1,2% rispetto al 2019, ma anche in questo caso si è passati da un +5,7% rilevato nel primo trimestre 2020 ad un -2,7% nel quarto.

Gli italiani e la voglia di comprare casa
La voglia degli italiani di comprare casa non sembra essere passata. Nonostante la pandemia e le limitazioni imposte con i lockdown, secondo i dati del comparatore nel 2020 la domanda di mutui è rimasta sostenuta e chi ha chiesto un finanziamento a un istituto di credito ha cercato di ottenere, in media, 135.537 euro, valore addirittura in aumento, seppur lieve, rispetto al 2019 (+0,4%).