Notiziario Notizie Italia Mutui: 28 province d’Italia con volumi in aumento, spiccano Roma e Milano

Mutui: 28 province d’Italia con volumi in aumento, spiccano Roma e Milano

25 Luglio 2018 15:44

mutuiSono 28 le province italiane che presentano volumi in aumento con record per Milano e Roma che rappresentano più del doppio rispetto alla terza provincia, Torino. Lo rivela l’ultimo rapporto sui mutui in Italia nel primo trimestre del 2018 redatto da Tecnocasa. Le famiglie italiane in questo periodo, dice il rapporto Tecnocasa, hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 11.176 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2017 si registra una contrazione delle erogazioni pari a -5,1%, per un controvalore di circa 600 milioni di euro.

E’ a partire dal secondo trimestre del 2017 che il mercato ha riscontrato segnali negativi, assistendo difatti alla conclusione della serie positiva che durava dal terzo trimestre del 2014. “La rilevazione di questi primi tre mesi del 2018” – dice il rapporto di Tecnocasa – “vede una variazione negativa di soli 5 punti percentuali rispetto a quanto registrato nello scorso trimestre”. La dimensione del mercato è passata dai circa 21 miliardi di fine 2013 agli oltre 50 del primo trimestre 2017 e lo storno di quest’ultimo anno porta il mercato attorno ai 47 miliardi.

“Il mercato sembra dunque aver trovato la sua dimensione e il calo delle surroghe e sostituzioni compensa la crescita delle operazioni di acquisto” – scrive Tecnocasa – “Si rileva dal lato un riallineamento della domanda sui livelli dello scorso anno con una componente di richieste per acquisto decisamente in ripresa. I principali indici dei tassi di riferimento sono ancora a livelli molto bassi, le banche applicano spread convenienti e i valore delle abitazioni si mantiene a valori interessanti: in questo scenario permarranno buone opportunità per tutte le famiglie che vorranno affacciarsi all’acquisto dell’abitazione per tutto il 2018 e almeno per tutto il primo semestre 2019”.

I trim 2018: erogazioni in lieve calo

A trainare la crescita, dice il rapporto di Tecnocasa, l’aumento del numero delle compravendite immobiliari e in parte anche dal fenomeno della surroga e sostituzione e quest’ultimo soprattutto è in fase di rapida diminuzione e quindi influenza in maniera importante la contrazione.

Guardando ai numeri, in quest’ultimo trimestre le nuove operazioni per l’acquisto incidono per l’88,6% del totale mentre il restante 11,4% è legato a sostituzione e surroga. Il primo trimestre 2018 fa registrare una contrazione delle erogazioni in tutte le macroaree eccezion fatta per l’Italia Insulare che in netta controtendenza segna un incremento dei volumi erogati alle famiglie del +10,8%. Nell’Italia Meridionale il dato è negativo solo di pochi punti decimali, -0,7%. Più accentuate invece le contrazioni nell’Italia Centrale con -6,8%, nell’Italia Occidentale -6,8% e nell’Italia Nord Orientale dove il calo arriva fino a -7,9%

La situazione a livello regionale e provinciale

A livello regionale vanno molto bene la Sardegna e le Marche, con l’isola sarda in particolare che spinge l’intera macroarea Insulare registrando un aumento del 37,2% seguita da vicino dalle Marche che crescono del +33,5%. In coda la Valle d’Aosta con -42,2%, il Friuli Venezia Giulia con -23% e l’Umbria con -20,9%.

Nel primo trimestre 2018 sono 28 le province d’Italia che hanno evidenziato volumi in aumento, alcune delle quali in maniera molto consistente come ad esempio Sassari (+168%), così anche la provincia di Ascoli Piceno (+137%), Nuoro (+78%) e Ancona (+61%). Tra le principali province spiccano sempre Roma e Milano i cui volumi rappresentano più del doppio rispetto alla terza provincia, Torino che sono praticamente equivalenti, con la Capitale che primeggia per poco meno di 4 milioni di euro.

Tassi di interesse

Guardando ai tassi, questi sono dai massimi di Luglio 2011 (1,60%), con l’ Euribor (3 mesi) che ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato a quota 0,19% a Dicembre 2012, per attestarsi poco sopra 0,20% per tutto il 2013 e il 2014, salvo andare sottozero da Maggio 2015. La quotazione di Giugno 2018, -0,33%, è in linea con quanto rilevato per tutto il 2017 e inizio 2018.