Finanza Notizie Italia Mercati nella bufera: a Piazza Affari soffrono banche e galassia Agnelli

Mercati nella bufera: a Piazza Affari soffrono banche e galassia Agnelli

23 Marzo 2020 09:45

Piazza Affari e le altre Borse Ue pagano dazio in avvio di ottava complici soprattutto le cattive notizie in arrivo da oltreoceano con il mancato accordo al Congresso USA per il pacchetto di stimolo anti-Covid-19. Intanto proseguono a ritmo record i contagi e i paesi che applicano lockdown per contenere l’avanzata del virus.

A Milano l’indice Ftse Mib segna un calo del 3,6% a 15.164 punti, peggio fanno il Dax (-4,6%) e le Borse di Londra e Parigi con cali di oltre il 4%. Wall Street che rischia di inaugurare la quinta settimana di panico da Covid-19 con un nuovo brusco calo. I futures USA segnano forti cali con quello sull’S&P 500 a oltre -4% sotto quota 2.200 punti.

L’avvio difficile per Piazza Affari ha visto diversi titoli bloccati in avvio per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo. Atlantia scede del 6,7% dopo il balzo di quasi il 20 per cento di venerdì. Tra le banche cali di oltre il 4% per le big Unicredit e Intesa Sanpaolo. Tra i peggiori nella prima ora di contrattazioni ci sono anche i titoli oil con il petrolio tornato a cadere: Eni cede il 3,6% in area 7 euro, oltre -3% anche per Saipem e Tenaris.

In forte affanno la galassia Agnelli: -5,7% per FCA a 5,78 euro, -6,4% Exor. Maglia nera è al momento CNH che cede oltre il 9%. Il gruppo ha nominato Suzanne Heywood come Chief Executive Officer pro tempore, in aggiunta al suo ruolo di presidente del Consiglio stesso, a seguito delledimissioni da Ceo di Hubertus Mühlhäuser, che ha lasciato il gruppo con effetto immediato.

Nienete accordo al Congresso Usa

Pesa come un macigno il tentativo fallito di concordare un pacchetto fiscale del valore di quasi $ 2 trilioni. La Casa Bianca e il Congresso Usa non sono riusciti a raggiungere un accordo ieri per approvare il gigantesco piano di sostegno all’economia contro il coronavirus. Un voto chiave del Senato ieri sera è stato diviso 47-47 (era necessaria una maggioranza di almeno 60 voti favorevoli), con i senatori democratici che si rifiutano di sostenere un pacchetto che a loro avviso non riesce a fornire un sostegno sufficiente per i lavoratori che subiranno l’incombente recessione, mentre salvano le aziende.

Il leader democratico Chuck Schumer ha descritto il piano semplicemente come:
“un grande salvataggio delle aziende senza protezioni per i lavoratori e praticamente nessun controllo”.

“La capacità di concordare un tale pacchetto sarà la chiave del sentiment del mercato. La crescita dei blocchi globali è un ulteriore danno per le prospettive economiche, mentre un arresto nelle principali compagnie aeree (come Emirates) evidenzia l’impatto sulla domanda di greggio”, rimarca il Morning Call degli analisti di IG.