Finanza Notizie Italia Investimenti diretti esteri: Italia sempre più attrattiva anche nell’anno del Covid

Investimenti diretti esteri: Italia sempre più attrattiva anche nell’anno del Covid

22 Giugno 2021 12:28

Nonostante un anno particolarmente difficile come quello 2020, segnato dalla pandemia Covid, l’Italia è riuscita ad essere attrattiva con una performance del +5% di progetti di investimento diretto estero annunciati e in fase di implementazione, in alcuni casi con un trend migliore di altre grandi economie europee, tra cui Regno Unito e Francia. Così emerge dall’EY Europe Attractiveness Survey, studio che analizza l’andamento degli investimenti esteri in Europa e che sonda le percezioni dei player internazionali con l’obiettivo di indagare quale sia il livello di attrattività di ciascun Paese, con un focus in particolare sull’Italia.

Investimenti esteri diretti: nel 2020 l’Italia fa la parte da leone

Nel 2020 l’Italia è stata tra le nazioni più duramente colpite dall’emergenza Covid-19, eppure si scopre essere uno dei pochi Stati europei ad aver registrato una crescita del numero degli IDE rispetto al 2019. A fronte di un calo complessivo del 13% a livello europeo, il nostro Paese si dimostra in controtendenza e segna un rialzo di 5 punti percentuali per un totale di 113 nuovi progetti in programma. Anche se la quota di mercato resta comunque ancora limitata: l’Italia rappresenta infatti soltanto il 2% degli investimenti diretti totali in Europa, piazzandosi al dodicesimo posto nella graduatoria con gli altri Paesi.

I settori più attrattivi

Ad attrarre la fetta più grossa degli investimenti esteri in Italia nel 2020 sono il settore dei servizi alle imprese, cosiddetti ‘B2B’ (13%), e quello della progettazione di software e servizi IT (12%). Anche se quest’ultimo subisce una discesa di 5 punti rispetto al 2019. A crescere nell’anno della pandemia sono poi soprattutto il comparto logistica e wholesale (12%), finanza (8%) e farmaceutico (7%). Mentre per il settore dei macchinari e attrezzatture industriali (5%) e per quello tessile (4%) nel 2020 si sono registrate le flessioni più marcate, trainate dal clima di incertezza durante i mesi di lockdown.

Gli investimenti esteri destinati al nostro Paese sono in parte improntati al potenziamento della forza commerciale e del marketing (il 22% dei progetti d’investimento in Italia).