Notiziario Notizie Italia Inps, pensioni italiani valgono 204 miliardi, 1 su 2 sotto 750 euro

Inps, pensioni italiani valgono 204 miliardi, 1 su 2 sotto 750 euro

28 Marzo 2019 17:30

Sono 17,8 milioni le pensioni degli italiani e valgono all’incirca 204 miliardi di euro. La cifra è quella che emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Inps sulle pensioni erogate ai lavoratori privati, una fotografia chiara e lucida della situazione previdenziale del paese.

Il rapporto dell’Inps sulle pensioni

Nel dettaglio i trattamenti di natura previdenziale sono 13,8 milioni e sono nel dettaglio pensioni di vecchiaia, invalidità o per i superstiti. la metà (49,7%) delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati delle quali quella di maggior rilievo (95,6%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 47,5% del complesso delle pensioni erogate e il 60,7% degli importi in pagamento. Gli assegni sociali sono passati dal 37,6 per cento del 2003 al 50 per cento del 2018. Quello che emerge dal report dell’Inps è che ben il 61,3% delle pensioni erogate ha un importo inferiore a 750 euro.  L’Inps evidenzia inoltre come delle 10.929.466 pensioni con importo inferiore a 750 euro, solo il 43,9% (4.797.442) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile. Oltre 12,6 milioni sono invece le inferiori a 1.000 euro al mese. “Si tratta – spiega l’istituto di previdenza sociale – di una percentuale, che per le donne raggiunge il 74,5%, che costituisce solo una misura indicativa della ‘povertà’, per il fatto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi”. L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.196,98 euro e presenta il valore più elevato nel settentrione con 1.283,52 euro. 

Il riparto territoriale

A livello geografico, l’Inps sottolinea che il 55,2% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale (per la categoria Vecchiaia la percentuale passa al 60,3%), il 24,5% all’Italia meridionale e le isole (per la categoria Pensioni e assegni sociali la percentuale passa al 54,2%), il 19,7% all’Italia centrale ed infine lo 0,6% a soggetti residenti all’estero.