Notiziario Notizie Italia Immobiliare: prezzi in contenuta ripresa per effetto del coronavirus

Immobiliare: prezzi in contenuta ripresa per effetto del coronavirus

2 Marzo 2020 15:27

Il mercato immobiliare è stato caratterizzato da un certo dinamismo alla fine del 2019, registrando un andamento positivo nel terzo trimestre 2019 (+0,4%) per la prima volta dal 2016 come emerge dall’ultimo rapporto di S&P Global Ratings sul settore immobiliare in Europa.

Immobiliare: a Milano le migliori performance

Guardando all’Italia in particolare gli analisti prevedono che i prezzi delle abitazioni saranno leggermente più dinamici quest’anno, con un incremento dello 0,5% rispetto allo 0,1% dello scorso anno e dopo il calo dei prezzi registrato nei due anni precedenti. L’andamento dei prezzi, continua S&P, riflette il divario economico del paese: il Sud ha registrato un’ulteriore contrazione, mentre nelle regioni settentrionali e a Milano i prezzi hanno riportato una ripresa negli ultimi trimestri. Nello specifico Milano registra performance superiori rispetto al resto del paese, con un aumento dei prezzi del 5% annuo a dicembre 2019. In termini aggregati, la domanda di nuove abitazioni è in aumento, con un incremento positivo dei prezzi dalla fine del 2017. I prezzi nel secondo trimestre sono aumentati dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con appena un +0,1% per le abitazioni esistenti, soprattutto perché le nuove soluzioni abitative hanno quasi raggiunto i minimi storici.

Per le previsioni future pesa il coronavirus

La recente epidemia di Coronavirus sta avendo un impatto negativo sulla crescita della Cina e su quella del resto del mondo, e questo potrebbe portare a una revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL italiano, pari allo 0,4% per il 2020. “A nostro avviso, concludono gli analisti, questo si tradurrà in una ripresa contenuta dei prezzi delle abitazioni”.

 Detto questo, le condizioni favorevoli di accessibilità sosterranno la domanda di abitazioni, mai così accessibili in Italia dal 2002. Infine i tassi di interesse storicamente bassi e il rapporto  prezzo/reddito superiore al 12%, ovvero al di sotto della media di lungo periodo, continueranno a sostenere la domanda di abitazioni nelle città e regioni italiane più dinamiche, come Milano e il nord Italia.