Finanza Notizie Italia Ftse Mib sfonda quota 22mila. Settimana ricca con Draghi, tour Trump in Europa e avvio earning season

Ftse Mib sfonda quota 22mila. Settimana ricca con Draghi, tour Trump in Europa e avvio earning season

9 Luglio 2018 10:07

Piazza Affari si approccia alla nuova ottava con ancora prevalenza degli acquisti. L’indice Ftse Mib, reduce da due settimane archiviate con segno positivo, questa mattina ha subito aperto sopra la soglia dei 22mila punti, livello che non vedeva dallo scorso 20 giugno.

L’indice Ftse Mib alle 09.55 sale dello 0,74% a quota 22.088 punti. In generale i mercati europei trovano ancora sponda nelle buone indicazioni arrivate venerdì dal mercato del lavoro Usa e che hanno spinto Wall Street a chiudere in buon rialzo.

Tra i singoli titoli spiccano i rialzi di Saipem (+4,77%), seguita da Mediaset (+3,12%). Tra le banche rialzi superiori all’1% per Unicredit e Banco BPM.

Venerdì, dopo le prime 131 sedute dell’anno, l’indice si è riportato quasi sugli stessi valori di chiusura del 2017 (21.853 punti) con un bilancio annuale in sostanziale equilibrio. “Dopo oltre 6 mesi di prezzi sulle montagne russe siamo tornati esattamente al punto di partenza – argomenta Pietro di Lorenzo, analista di Sos Trader – questo vuol dire che una strategia Buy&Hold non è assolutamente efficace su mercati con scarsi trend come quello italiano (che è in una grande fase laterale da quasi 10 anni). In questi contesti è necessario un approccio più dinamico in grado di sapere cavalcare rapidamente i trend secondari e terziari”.

Oggi gli occhi dei mercati sono puntati sull’intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, al Parlamento europeo. Nel corso della settimana focus su i dati sull’inflazione Usa e dell’area euro (giovedì) e la bilancia commerciale cinese (venerdì). 

Giovedì, i verbali dell’ultima riunione BCE rappresenteranno il clou per il calendario dell’Eurozona di questa settimana. “Si ritiene che potrebbero gettare un po’ di luce sulla distribuzione dei consensi a favore delle decisioni prese sulla fine del QE, sulle opinioni riguardo ai tempi del primo rialzo e sulle condizioni che potrebbero indurre il consiglio a rimangiarsi le proprie decisioni”, argomentano gli esperti di Intesa Sanpaolo.

Da monitorare poi la trasferta di Donald Trump in Europa (NATO summit in Bruxelles, visita londinese, incontro con Putin a Helsinki) e l’inizio della stagione Usa delle trimestrali (venerdì Citigroup, JP Morgan e Wells Fargo).