Finanza Notizie Italia Esuberi banche: UBI Banca taglierà oltre 2.000 persone e chiuderà 175 filiali

Esuberi banche: UBI Banca taglierà oltre 2.000 persone e chiuderà 175 filiali

17 Febbraio 2020 12:52

Nuova tornata di tagli in arrivo per il settore bancario. Dopo Unicredit, che settimana scorsa ha Unicredit ufficializzato 6 mila esuberi in Italia e la chiusura di 450 sportelli, oggi è il turno di UBI Banca.

Il nuovo piano al 2022 di UBI Banca punta a una riduzione dei costi in buona parte trainata dai tagli delle spese per il personale. I numeri del piano indicano infatti oneri operativi attesi attestarsi a 2,2 miliardi di euro nel 2022, con un CAGR del -1,9% dal 2019 al 2022. Significativi risparmi saranno ottenuti attraverso la riduzione ulteriore delle “altre spese amministrative”, che verranno ulteriormente ottimizzate e per le quali è stato implementato uno zero-based budgeting; l’esecuzione di iniziative immobiliari, tra cui la razionalizzazione e il consolidamento delle sedi direzionali – la razionalizzazione della presenza del gruppo su Milano si inserisce in tal ottica -, la chiusura di 175 filiali coerente con la realizzazione del nuovo modello di servizio alla clientela soprattutto retail, la vendita di immobili non strumentali e l’energy management; infine, l’uscita di circa 2.030 risorse in arco Piano (incluse circa 300 risorse oggetto di accordo sindacale a gennaio 2020, il cui costo pari a 46,8 milioni netti è già stato incluso nei risultati dell’esercizio 20192).

Il controllo dei costi sarà accompagnato da significativi investimenti in IT necessari al progetto di trasformazione del Gruppo “Change the Bank” e dalla contestuale riduzione della spesa tecnologica ordinaria “Run the Bank”.

Il CET1 ratio del gruppo a un livello del 12,5% nel 2022, avendo assorbito gli headwind regolamentari del periodo (pari complessivamente a circa 1 punto percentuale).

Utile visto lievitare a 665 milioni a fine piano, payout al 40% 

L’utile netto d’esercizio è atteso salire nel 2022 a 665 milioni (non sono previste poste non ricorrenti) rispetto ai 251 (353 al netto delle poste non ricorrenti) del 2019, configurando un ROTE dell’8,3% a fine 2022. Il piano industriale al 2022 di Ubi Banca prevede un pay out medio del 40% nell’arco di piano, coerente con il mantenimento di un CET1 ratio al 12,5% a fine anno. Nel 2022, inoltre, è possibile ulteriore incremento del dividendo in caso di CET1 ratio superiore al 12,5%.

“Il Piano che abbiamo elaborato si basa sulla trasformazione della Banca nell’ottica di un Gruppo che sa cavalcare le nuove tecnologie digitali grazie a una significativa componente di investimenti senza però rinunciare al fattore umano, ma anzi valorizzandolo con un forte impegno nella formazione. Miglioreranno, e in alcuni casi verranno trasformati, i modelli di servizio alla clientela in ambiente di omnicanalità, consentendo al cliente un utilizzo totalmente flessibile di tutti i canali fisici e remoti disponibili. Continueremo a mantenere il controllo sui costi, nonostante gli importanti investimenti previsti, a monitorare il rischio, con l’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati grazie alla forza della nostra piattaforma interna di recupero, e a rafforzare i controlli. La Banca potrà contare sul mantenimento di indici patrimoniali e strutturali in grado di garantire la consueta solidità ma allo stesso tempo potrà far leva su significativi elementi di flessibilità” ha dichiarato Victor Massiah, ceo del gruppo, durante la presentazione del nuovo piano industriale al 2022.  “Infine, grazie all’incremento della redditività complessiva, il Piano prevede un dividendo costantemente in crescita, coerente con il mantenimento di un CET1 a livelli di assoluta solidità. Il triennio di Piano rappresenta in modo simbolico il lasciarsi alle spalle un decennio di crisi che la Banca peraltro ha affrontato con resilienza” ha concluso Massiah.