Finanza Notizie Italia Draghi: ritorno alla Lira mi fa sorridere, giovani difendano l’euro come fatto con il clima

Draghi: ritorno alla Lira mi fa sorridere, giovani difendano l’euro come fatto con il clima

8 Maggio 2019 15:56

Sostenete l’euro così come avete manifestato per preservare il Pianeta dai cambiamenti climatici. Mario Draghi si traveste per un giorno da Greta Thunberg e invita i giovani studenti, nati e cresciuti con l’euro, a difendere il progetto europeo dagli attacchi euroscettici. “Siete la prima generazione nata con l’euro – ha detto oggi Draghi – Quando sentite parlare chi vuole tornare alle vecchie monete, a voi viene solo da ridere. E io riderei con voi”. “Non possiamo ignorare che il processo di integrazione europea viene contestato da più parti – rimarca Draghi nel suo intervento a Francoforte davanti a studenti provenienti da 10 nazioni vincitori del premio ‘Generation €uro Students‘ – e che su alcuni punti non sono stati raggiunti i risultati sperati come sul tema della disuguaglianza, ma possiamo affrontare queste sfide solo insieme”.

Partecipazione attiva e farsi sentire andando a votare 
Il presidente della Bce ha invitato gli studenti a partecipare ai dibattiti e prendere “posizioni come avvenuto sul tema del cambiamento climatico e che prendiate parte alle elezioni europee. In questo modo potrete plasmare il futuro dell’Unione”.

Il banchiere italiano ha rimarcato come i sondaggi dimostrano che la maggior parte dei cittadini dell’Unione è favorevole all’euro. Il fatto che chi è contrario all’euro si fa sentire di più è motivato dal fatto che chi non è felice perché chi è felice non deve ribadirlo ogni giorno”, ha detto Draghi che cita anche un recente studio della banca centrale francese secondo cui la maggior parte delle persone sostiene l’euro ma ritiene che abbia portato maggiori vantaggi ad altre nazioni anziché alla propria. “E’ il solito adagio dell’erba del vicino… Questo è qualcosa su cui possiamo lavorare con il tempo rimanendo fedeli al nostro mandato. Molti di questi fenomeni peraltro dipendono anche dal fatto che siamo usciti da una crisi economica senza precedenti. Man mano che le memorie di questa crisi sbiadiranno, forse questo avverrà anche per questo senso di disagio”.

Che farà Draghi ‘da grande’? 
Non si sbottona il presidente della Bce, Mario Draghi, circa il suo futuro una volta terminato il mandato alla Bce. “Mancano ancora sei mesi e non ho fatto alcun piano per il futuro, vedremo”, così il presidente della Bce il cui mandato scade il prossimo 31 ottobre.

Draghi ha rimarcato come del suo mandato ricorderà soprattutto quanto successo nel 2012 “quando molti davano l’euro per morto, vi fu un consiglio europeo molto importante agli inizi di giugno e che i mercati ignorarono quasi completamente tanto erano sfiduciati sul futuro dell’Unione”. Proprio in quel consiglio si creò l’unione bancaria. “Fino ad allora si pensava che l’euro fosse un esperimento tecnocratico e invece si dimostrò che era una esperienza politica in cui più di una generazione di politici avevano investito il loro capitale”, ha aggiunto Draghi.