Finanza Notizie Italia Debito pubblico monstre: nel 2020 crescita al ritmo di 20 miliardi al mese

Debito pubblico monstre: nel 2020 crescita al ritmo di 20 miliardi al mese

9 Dicembre 2020 09:43

Effetto Covid anche sul debito pubblico italiano. Nei primi nove mesi di quest’anno la voragine nei conti statali si è allargata al ritmo di 20 miliardi al mese, mentre nel 2019 la media mensile è stata pari a 2,4 miliardi. Così emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo cui a settembre il debito pubblico italiano si è attestato a 2.582 miliardi, a fine 2019 era a 2.409 miliardi, a fine 2018 a 2.380 miliardi, a fine 2017 a 2.329 miliardi e a fine 2016 a 2.285 miliardi.

Debito pubblico: crescita vertiginosa nei primi nove mesi del 2020

Da gennaio a settembre 2020 in sostanza, il debito è cresciuto complessivamente di 173 miliardi, con un incremento del 7,2%. nel 2020 il debito pubblico è salito di 173 miliardi nell’arco di nove mesi (+7,2%), arrivando a quota 2.582 miliardi a settembre scorso, con una crescita media mensile di 19,2 miliardi. A fine 2019, il debito si era attestato a 2.409 miliardi: durante lo scorso anno, si è registrata una crescita di 29 miliardi (+1,2%) con una salita media mensile di 2,4 miliardi. Nel corso dell’anno è cresciuta la liquidità del Tesoro: ad agosto la cassa ha superato quota 100 miliardi, record degli ultimi anni. Questi i dati di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo cui a settembre il debito pubblico italiano si è attestato a 2.582 miliardi, a fine 2019 era a 2.409 miliardi, a fine 2018 a 2.380 miliardi, a fine 2017 a 2.329 miliardi e a fine 2016 a 2.285 miliardi.

Ma perché quest’esplosione del debito tricolore? L’emergenza sanitaria ed economica legata alla pandemia ha spinto il governo a reperire rapidamente risorse aggiuntive così il maggior ricorso all’extra deficit si è concentrato nei mesi di aprile (36 miliardi), maggio (41 miliardi), giugno (20 miliardi) e luglio (30 miliardi), mentre ad agosto (18 miliardi) e a settembre (4 miliardi) la corsa è vistosamente rallentata. Durante i primi nove mesi dell’anno è progressivamente cresciuta – come da prassi – la disponibilità liquidità del Tesoro: a fine 2019, la cassa si era attestata a 32 miliardi ed è stata costantemente alimentata arrivando sopra quota 100 miliardi ad agosto, un record negli ultimi anni.